Fringe Fan Fiction - Capitolo 2 - I want to go home
Buona sera a voi!
Dopo il parere entusiasta del mio caro socio Fra ho deciso di mettere online subito il secondo capitolo!
Eccolo qui!
Buona lettura
Dopo il parere entusiasta del mio caro socio Fra ho deciso di mettere online subito il secondo capitolo!
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Capitolo 2
Aspen,
Other Side
Peter fu svegliato di soprassalto da alcuni rumori
provenienti dall'ingresso, si rivestì di corsa e vi trovò Olivia
rannicchiata in un angolo e tremante di paura, subito la abbracciò
“Liv, cos'è successo?”
Lei scosse la testa
“Non lo so di preciso, so che dopo che ci hanno
assaliti mi sono ritrovata in una piccola cella, mi hanno drogato di
nuovo e poi mi son ritrovata qui”
Peter le accarezzò i capelli
“Mi spiace, è colpa mia. Lui vuole usarti per farmi
cedere”
La ragazza lo fissò senza capire
“Lui chi? Ah il segretario, il tuo vero padre”
Il giovane la prese per mano e la condusse in cucina
dove si mise a rovinare nel frigo
“Beh a quanto pare abbiamo scorte in abbondanza. Senti
che ne dici di fare colazione? Poi cercheremo di fuggire da qui”
Olivia parve rianimarsi e sorrise
“Mi pare un'ottima idea. Ti spiace se vado a darmi una
risciacquata? Torno subito”
Lui scosse il capo
“Vai intanto preparo uova con bacon” replicò il
giovane Bishop cercando di mostrare una serenità che non provava.
Detestava l'idea di dover essere prigioniero nel suo stesso mondo.
Sospirò e si mise a preparare la colazione più che altro per tenere
la mente occupata dato che non aveva molta fame.
Olivia rientrò poco dopo cercando di sorridergli
“Peter” sussurrò andandolo ad abbracciare “Non è
colpa tua”
“Lo è invece, ma ti ringrazio per cercare di farmi
sentire meglio”rispose mentre finiva di cucinare
“Su vieni a mangiare e non fare come tuo solito”
L'agente Dunham ridacchiò
“E come farei sentiamo?”
“Di solito mangi come un uccellino”
“Va bene, va bene mister Bishop, farò la brava”fece
lei in tono scherzoso.
I due giovani iniziarono a mangiare in silenzio, con
aria spaesata, temendo di vedersi piombare da un momento all'altro il
signor segretario o qualche suo tirapiedi.
Terminata la colazione Peter fece una doccia veloce, si
vestì e raggiunse il salotto dove trovò gli schemi della Macchina
con un biglietto, lo prese in mano trovandovi vergate sopra poche
parole
“Non
tutto è come sembra”
Rilesse il biglietto varie volte cercando di capire se
ci fosse altro scritto, ma non vi era niente, così suo malgrado
decise di concentrarsi sulla Macchina, aveva il presentimento che in
quell'aggeggio infernale ci fossero davvero delle risposte.
“Credevo avessi detto di voler scappare” disse, a
voce bassa, Olivia raggiungendolo.
Peter gli fece un piccolo cenno e lei si avvicinò
ancora di più “Infatti, solo che sono sicuro che questo luogo è
sorvegliato, quindi cerchiamo di dare al signore ciò che vuole,
intanto se riesci vorrei che mi facessi la planimetria della casa.”
L'agente Dunham gli accarezzò la guancia “Quell'affare
ti affascina, vero?”
Il giovane Bishop fece una smorfia “Tu che penseresti
di un dispositivo che rispondesse solo a te?”
Olivia sorrise malinconicamente “Vorrei studiarlo più
a fondo”
Peter annuì e la ragazza gli diede un piccolo bacio
cosa che lo lasciò interdetto “Non... non ti facevo così...”
balbettò lui arrossendo “Sfacciata? Niente è come sembra”
replicò lei in tono scherzoso.
Il giovane si alzò di scatto “Cos'hai detto?”
Olivia lo fissò senza capire “Niente è come sembra” ripeté e
subito lui le porse il biglietto trovato insieme agli schemi della
Macchina, lei lo lesse e lo fissò sconvolta “Non è la mia
scrittura” Peter si lasciò cadere sulla sedia “Scusami, sono
molto nervoso, lo so che non è la tua scrittura, sembra più quella
di Walter o quantomeno di un mancino come lui o come me” Olivia
annuì “Sì, infatti. Senti fossi in te mi farei una passeggiata in
giardino prima di tornare a studiare quel coso. Non credo che tuo
padre si arrabbierà per questo. Hai bisogno d'aria” Peter fece un
cenno di assenso con il capo ed uscì in veranda mentre la ragazza
iniziò a vagare per la casa per studiarsela attentamente, purtroppo
il giovane aveva ragione, vi erano telecamere dappertutto e trovare
una falla non sarebbe stato facile, ma lei era un'agente ben
addestrata e l'avrebbe trovata. Lo doveva al suo mondo.
In un boschetto non lontano un uomo si avvicinò alla
casa, indossava un abito elegante tipico degli anni 50 e un cappello
e stava osservando la scena con aria apparentemente indifferente,
anche se i suoi occhi tradivano un po' di paura, sentimento per lui
insolito. Lui non provava paura. Non provava nessuna emozione. Sentì
trillare il suo speciale telefono e rispose meccanicamente “Sì, ho
raggiunto il ragazzo, lo so che non dovevo intervenire, ma era
l'unico modo per sbloccare la situazione” Una voce rispose
dall'altro capo “Stai attento September, potresti provocare altri
danni come avvenne al laboratorio del dottor Bishop 23 anni fa”
l'uomo rispose con molta calma “Ormai la linea temporale ha subito
troppi danni, ciò che conta è altro” ed attaccò il telefono
senza dare tempo di replicare al suo superiore. Fece un lungo
sospiro, attraverso lo spazio tempo e si ritrovò di fianco a Peter
che sussultò non appena lo vide “Avrei dovuto immaginarlo che ci
fossi di mezzo tu o qualche tuo amico” September lo fissò “Non è
tutta opera mia. Debbo solo assicurarmi che tutto vada bene, ma non
so cosa potresti fare” Peter scosse la testa “Che vuoi dire? Il
biglietto non è forse tuo?” L'osservatore scosse il capo “No, il
mio scopo è un altro” Il giovane Bishop spalancò le palpebre “Ed
allora di chi è?” domandò esterrefatto e subito l'uomo calvo
rispose “Avevi ragione prima. E' di Walter Bishop” Peter
insistette “Quale dei due?” September fece un'espressione
enigmatica “Lo scoprirai da solo, ora debbo andare. Su una cosa hai
ragione: quegli schemi ti possono aiutare, però neanche io so come”
e sparì lasciandolo solo sotto la neve che aveva iniziato a cadere
da qualche minuto.
Peter scosse il capo irritato e per qualche strana
ragione iniziò a fare un pupazzo di neve, forse sperava solo di
calmarsi oppure di raccogliere le idee, Olivia lo raggiunse e vedendo
ciò che stava facendo si lasciò sfuggire una piccola risata “Siamo
tornati bambini, mister Bishop?” domandò lanciandogli una palla di
neve, lui rispose alla provocazione lanciandole una palla anche lui
ed in pochi minuti scoppiò una battaglia a palle di neve che si
concluse senza vinti né vincitori visto che i due finirono per
rotolarsi sul prato a baciarsi dolcemente. E quando avvenne Peter
ringraziò il cielo di non essere da solo in quella strana avventura
anche se continuava a sentirsi braccato.
New
York, Other Side
Un uomo apparve nella camera d'albergo dove si erano
rifugiati William Bell e Walter Bishop, Bell tirò fuori un'arma e
gliela puntò, ma quando lo riconobbe sorrise “Bentornato, allora?”
September mosse il capo come una civetta “Ha ricevuto il vostro
messaggio, ma non sa ancora cosa deve fare” Walter guardò i due
uomini “Di che parlate? E dove sono Peter ed Olivia?”
l'osservatore si avvicinò ai due “In un luogo molto lontano da
qui, ma credo che se la possano cavare, solo che debbono fare in
fretta” Bell a quelle parole tirò fuori di nuovo la pistola, era
una pistola particolare e la puntò verso September “Che diamine
state combinando? Avete anticipato i tempi, non è così?”
l'osservatore rimase impassibile “Non sono io che guido i loro
piani e purtroppo non li conosco tutti, so solo che c'è un gran
fermento nel tempo da cui vengo” Walter rabbrividì “Non potete
portarmi via mio figlio” September lo fissò con una punta di
malinconia “Non dipende più da me” replicò in tono impassibile.
Bell si alzò di scatto dalla poltrona “Walter, ho bisogno del tuo
aiuto, Peter se la caverà, vedrai” il dottor Bishop cercò di
rianimarsi “Cosa te lo fa credere? E' prigioniero di un pazzo
chissà dove” William sorrise “E' interessante che tu dia del
pazzo all'uomo a cui hai rapito il figlio” Walter lo fissò
irritato “Peter è mio figlio” Bell scosse la testa “Sì e no.
Ora andiamo, ho bisogno che mi aiuti a replicare queste pistole” lo
scienziato era pieno di rabbia e paura. Paura di perdere suo figlio e
rabbia verso Bell. Si scrollò le spalle e cercò di pensare a quello
che gli aveva chiesto il suo amico “Non pensavo che sarebbero
arrivati così presto”September dietro di loro disse “Neanche io”
Aspen,
Other Side
Olivia stava facendo l'ennesima ispezione nella speranza
di trovare qualcosa che non aveva notato le altre volte nel frattempo
Peter studiava gli schemi della Macchina e la planimetria che la
giovane agente aveva disegnato, era sempre più frustrato da quella
situazione e si chiedeva se davvero quegli schemi potessero aiutarlo
in qualche modo. Li aveva studiati a fondo iniziando a scrivere
lunghe equazioni che gli potessero dare un risultato inaspettato,
equazioni che si basavano su quegli schemi, ma era come se qualcosa
gli sfuggisse. Furente si lasciò cadere all'indietro sul divano
quando lo sguardo gli cadde sulla planimetria della casa. C'era
qualcosa che...
“Peter...” fece la voce di Olivia dietro di lui. “Ho
trovato...” i due ragazzi iniziarono a parlare insieme a voce bassa
e sorrisero, Peter scosse il capo “Scusa dimmi, Liv” la giovane
sorrise di nuovo “Credo di aver trovato qualcosa” Bishop Junior
annuì “Bene, allora proviamo ad andare via, ma prima vorrei
prendere gli schemi” replicò sempre a voce bassa, lei assentì ed
insieme raccolsero i fogli e li misero in un zaino che riempirono di
provviste, dopodiché raggiunsero la falla che la ragazza aveva
trovato. In pochi minuti si ritrovarono in una galleria sotterranea
scarsamente illuminata da una luce molto lontana.
Entrambi temevano di andare a ficcarsi in un gran
casino.
“Ho il sospetto che sia stato September a creare
questa falla” disse improvvisamente il giovane per cercare di
spezzare la tensione.
Olivia lo guardò “Chi?”
Peter replicò “Pensavo sapessi che si chiamava
September, il nostro amico osservatore sai quello che ti ha fatto
trovare la profezia su di me e quella Macchina”
L'agente Dunham annuì “Ah sì, scusami. No, non mi
ricordavo il suo nome. A che scopo lo avrebbe fatto?”
Il giovane Bishop scosse la testa “Non ne ho la minima
idea, anche se...”
“Anche se?” chiese Olivia.
“So che ti sembrerà folle, ma forse vuole che io
raggiunga quella Macchina”
Olivia lo fissò sconcertata “Così distruggerai
l'altro universo.. però...”
“Però?”
“Niente pensavo a quel biglietto”
Peter lo riaprì “Lui dice che lo ha scritto Walter
Bishop.”
L'agente Dunham glielo prese dalle mani “Quale dei
due?”
Il ragazzo sospirò irritato “Dice che lo scoprirò
presto da solo”
“Capisco... ma un momento... quando lo avresti visto?”
chiese la ragazza mentre si avvicinavano sempre di più all'uscita
della galleria.
“Prima in giardino. E' apparso dal nulla come suo
solito. Immagino abbia fatto lo stesso quando ti lasciò la profezia
su di me”
Olivia parve imbarazzata “Infatti”
Peter la guardò per un lungo istante, poi gli fece una
carezza “Su andiamo, siamo vicini all'uscita”
La ragazza assentì con un cenno del capo mentre la luce
si faceva sempre più forte cosa che fece aumentare il passo ad
entrambi e una volta che furono all'esterno si fermarono di botto.
Erano circondati da montagne coperte di neve e non si
vedeva l'ombra di una casa o di una capanna.
Si erano proprio ficcati in un gran casino.
Commenti
No, sul serio, credo che un Nimoy a caso tornerebbe più in gioco per una cosa così che per essere il comandante di una nave di mostri, per quanto in brave new world, seppur pazzo, la sua recitazione fu uno dei pezzi forti delle due puntate (il suo parlare degli scacchi... o il suo ripetere a Walter "you're right right right!)
Peter e Olivia prigionieri nello chalet di Walternativo e il ragazzo intento a studiare la macchina e capire come funziona, mentre Olivia cerca una via di fuga..L'osservatore che viene a far visita a Peter e Walter nell'altro mondo con Bell che cerca un modo per farli tornare, dando del pazzo a Walterntivo.. ho apprezzato le battutine e i momenti affettuosi tra i due ragazzi . ed ora che hanno trovata una falla sotterranea creata appunto da Settember ( cosi si chiama giusto?) sono curiosa di sapere cosa accadrà.. complimenti vivissimi e spero di poter leggere anche di Charlie e Lincon (quell'altro gran pezzo di figo)e che tutto finisca bene .. alla prossima :)