Fringe FF: Capitolo 2 - The Tin Man Finds His Heart
Buon lunedì e lo so mi devo sfogare in qualche modo così scrivo, ma non temete poi riprenderò a scrivere altre cose, comprese le recensioni su Sons of Anarchy
Capitolo
2
Iniziammo
a viaggiare nel passato solo per conoscere la storia, la nostra era
solo curiosità di scienziati, non avevamo secondi fini e cercavano
di non farci vedere, in genere privilegiavano i momenti più
importanti della storia, quando c'era molta gente ed era quindi più
facile camuffarsi tra la folla.
Non
che fosse mai stato un problema, eravamo talmente evoluti rispetto a
loro che i nostri movimenti veloci e repentini sfuggivano al loro
occhi, solo che ogni tanto commettevamo l'errore di fermarci troppo a
lungo in un posto perché affascinati dal momento storico e qualcuno
riusciva a scorgerci.
La
cosa non ci preoccupava, così come ci lasciava indifferenti l'idea
di finire su quadri e fotografie dell'epoca, sapevamo bene che tutti
ci avrebbero scambiati per persone comuni un po' curiose:
difficilmente la gente si pone domande.
Tuttavia,
un giorno arrivò quella pergamena, i nostri insegnanti ne erano
affascinati, ci parlavano di questa essa come se fosse il più antico
mistero mai risolto dalla nostra razza anche perché era scritto
nella nostra lingua moderna eppure era vecchio di millenni.
Quando
iniziammo a viaggiare nella storia, soprattutto in quell'antica,
scoprimmo che la nostra lingua derivava da mille idiomi diversi,
dalle lingue mesopotamiche all'Yiddish, passando per le lingue dei
pellirossa ed arrivano a quelle di Maya ed Aztechi.
La
cosa mi impressionò, mi fece pensare a quel mito di quel libro, la
Bibbia, dove in una città si parlava una sola lingua che poi si
divise in mille altre, mille altre che solo noi riuscivano a capire e
che avevamo ricomposto insieme.
La
mia razza era così antica? Veniva da quelle terre lontane?
Passavo
le ore a studiare la profezia, solo che non riuscivo a trovare altro
significato che quelle poche parole scritte su quel misterioso
ragazzo.
Già,
Il Ragazzo.
Non
sono mai riuscito a chiamarlo per nome e temo che mai ci riuscirò,
soprattutto ora che lo conosco bene e non mi baso più solo sulle
leggende che parlavano di lui.
Era
diverso da quello che mi aspettavo, totalmente diverso.
Gli
altri ed io lo cercammo in varie timeline ed in vari universi sia nel
passato che nel futuro convinti che prima o poi lo avremmo visto,
almeno una volta, loro si sarebbero accontentati di quello, io no.
Lo
sapevo già allora, ma fui abile a mentire, a camuffarmi, a non far
vedere che ero un diverso tra i diversi semplicemente perché mentivo
anche a me stesso e curiosamente era una cosa che avevo in comune con
qualcuno.
Lasciai
andare avanti gli altri, quando lo vidi, fingendo di non averlo
notato, comportandomi con la solita calma, loro invece ostentavano
una certa sorpresa che non provavano, tutti tranne August, che era
come me.
December
era davanti, come sempre, con la solita aria da capo, sembrava fosse
nato per quel ruolo e tutti gli ubbidivano docilmente, anche per me
era stato naturale farlo e non cambiò niente in quel momento, però
mi rimase in testa la data di quel nostro viaggio.
Era
il 2036 e vidi Il Ragazzo guidare una rivolta contro la parte turpe
della nostra razza.
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