Il coraggio dei Marvel Studios


 


#FalconandWinterSoldier

Lo volevo scrivere in privato ma oso sperare di avere delle amiche e amici che possano capirmi.

Ora tralasciamo la resa sul poteva essere fatta meglio, sul potevano dargli più episodi, potevano scrivere meglio la scena perché sono discorsi pellegrini e più o meno inutili. 

La Disney ha concesso solo 6 episodi a Falcon and Winter Soldier, sbagliando e probabilmente rimedierà facendo una seconda stagione, anche per via delle visualizzazioni record.

Il punto focale della serie è un altro.

Sam amareggiato perché viene fermato dalla polizia in quanto nero


Abbiamo due eroi che sono state vittime uno di razzismo e discriminazioni razziali e l'altro di abusi psicologici e fisici. 

Avete idea di quanto possa essere importante per le vittime di queste cose vedere che una serie di intrattenimento tratti di questi temi?

Avete idea di quanto coraggio gli mette addosso?

No non ditemi che tg, talk show, documentari ne parlano da anni.

Senza offesa e senza voler denigrare i giornalisti che denunciano queste cose, la realtà è che un prodotto di intrattenimento vale più di mille appelli.

Quindi lode alla Marvel per il coraggio di trattare questi temi, lode al capo sceneggiatore per averli trattati al meglio possibile, visto che ci sono solo 6 episodi e lode ai due protagonisti Anthony Mackie e Sebastian Stan per rendere così bene certi traumi. 

Sono contenta che finalmente cinema e serie tv abbiano il coraggio di raccontare certe cose dal punto di vista delle vittime. 

Bucky ha continui incubi e dorme per terra per la sindrome da stress post traumatico

Non è una serie capolavoro, sicuramente poteva essere fatto tutto meglio ma allo stato attuale con 6 episodi si è fatto il massimo che si poteva fare. 

E oso sperare che la seconda probabile stagione approfondisca il tutto.

Sì perché ai signori e alle signorine che si sentono tanto intelligenti a parlare solo di Walker, arrivando a dire che Bucky sia alla fine del suo arco narrativo, dico che forse vi farebbe bene un viaggio in Yemen, di sola andata, con in tasca il passaporto di un terrorista.

Poi sono sicura che iniziereste a capire cosa sia subire torture, botte, umiliazioni perché avete il colore della pelle diverso oppure perché siete considerati nemici.

Allora forse capireste cosa significa essere vittime da sindrome da stress post traumatico. 

Nessuno dice di ignorare Walker (bravo anche Wyatt Russell) e la sua discesa agli inferi.

John Walker si sente Dio


Si dice solo di non ignorare il resto.

Perché potrebbe succedere di finire come Isaiah o Karli, che vittime anche loro nel modo peggiore, non hanno superato il trauma e sono pieni di odio, rabbia e voglia di vendetta.

Può succedere a chiunque. 

Non ritenetevi al sicuro.

Scusate il pippone

Marco Previtera questo post è merito anche tuo

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