Anno nuovo, storie vecchie


Buon anno, dopo diversi mesi torno qui a parlare.
Ho deciso di usare questo blog come luogo personale per parlare delle mie cose.
Chi mi segue sa che sono da tempo una malata cronica, di una malattia rara e autoimmune e ciò comporta enorme problemi a livello fisico ed emotivo. Le mie giornate sono sempre difficili e riesco a  fare la metà delle cose che vorrei.
Sto cercando di evitare le arrabbiature il più possibile perché mi mettono addosso una certa ansia che non posso permettermi.
Da anni faccio ironia su cose che amo anche per questo, per evitare arrabbiature inutili.

Come amante delle serie tv, non in maniera esagerata, non riesco a definirmi una serial maniaca perché le centellino e continuerò a preferire la magia del cinema e della sala cinematografica; dicevo come amante delle serie tv ho scoperto mio malgrado il fenomeno degli haters, che peraltro attraversa anche il cinema, la letteratura, i fumetti, i videogiochi, ecc.
Niente è immune da questi fanatici.
Haters è colui che odia qualcosa, di solito per motivi futili e minaccia di morte autori, produttori, attori, ecc che hanno contribuito a creare la cosa che odia.
Tra gli haters che conosco bene vi sono coloro che contribuirono a distruggere Fringe, minacciato Joel Wyman, Ari Margolis, Joshua Jackson e John Noble, colpevoli, a dire degli haters, di aver messo in un angolo la reale protagonista del telefilm, Anna Torv.
Senza stare a farla lunga, chiunque abbia visto Fringe sa che il personaggio di Anna Torv, Olivia Dunham, che io adoro per inciso, è sempre stato leggermente meno protagonista di Peter e Walter Bishop, interpretati appunto da Joshua Jackson e John Noble.
Il punto è comunque un altro.
Per mesi e mesi noi fan, normali, abbiamo assistito a insulti, minacce, ecc che la Fox pensò bene di ascoltare, distruggendo di fatto il telefilm. Questi sono fatti oggettivi. Anche gente che non ha mai visto Fringe, gente che lavora, come me, come blogger e giornalista, nel campo delle serie tv e del cinema, conosce questa cosa. Ricordo, in tal senso, una giornalista di Film Tv, il settimanale cartaceo di cinema e serie tv più importante d'Italia, parlarmene. Tanta gente lo sa.
Ora rendiamoci conto che questa cosa è grave da svariati punti di vista.
Primo: mancanza di rispetto verso l'autore, JJ Abrams e per chi lavora per lui, Joel Wyman, showrunner della serie ( l'altro showrunner, Jeff Pinkner, lasciò la serie perché stanco delle imposizioni della Fox), che ha confermato come non abbia potuto raccontare la storia, senza che nessuno gli avesse fatto domande in tal senso peraltro.
Secondo: c'è una frase che io amo di Rosa Luxemburg che dice: "La libertà è soprattutto di chi la pensa diversamente, non solo dei membri del partito. Perché la libertà non è più niente se diventa un privilegio." Lo spettatore ha il sacrosanto diritto di dire che una cosa non gli piace. Si chiama critica. Critica costruttiva peraltro. Non ha però nessun diritto di impedire all'autore o all'autrice di scrivere l'opera come vuole questi/a.
Non esiste al mondo che tu spettatore o lettore mi vieni ad imporre certe cose. Non funziona così. Critichi una cosa, spieghi perché e stop. Niente minacce, niente insulti. Al massimo, e ciò è lecito, si può suggerire all'autore come migliorare la propria opera, con alcuni accorgimenti. Questo si può sì. Ma senza minacce.
Terza cosa: c'è chi continua a negare il fenomeno degli haters, facendo finta che esso non esista e se sono donne a parlarne, vengono trattate da mentecatte sia per tale argomento sia per altri, vedere fantascienza, sia mai che una donna parli di fantascienza. Fa niente se scrivo, con Simona, di fantascienza. Un hater ne sa di più di me a prescindere ovviamente. 
Chiamatemi dittatrice ma con sta gente non avrò mai dialogo. Perché il loro scopo è quello di smerigliare ovaie e zebedei. A loro, in realtà, di cinema, serie tv, letteratura, fumetti, videogiochi, non frega niente. E li ho beccati ieri,  eccome se li ho beccati(ieri hanno rotto alla socia e lei ha dovuto scrivere questo). Hanno sempre lo stesso atteggiamento da asilo nido. Atteggiamento aggressivo, motivazioni senza senso, insulti, denigrazione. Ecc. Devono tornare al nido. Qui non c'è posto per loro.
Non gli approverò mai nessun commento. 
Chi vuole dialogare è il/la benvenuto/a, chi viene a piantare casino no.
Buona serata!


Commenti

Krishel Mir ha detto…
Lo stesso vale per me, socia.
Ho dovuto mettere anche io i commenti moderati e lo vivo come un fallimento personale da blogger. Però, come ho scoperto, internet non è più posto per le discussioni civili.
E onestamente parlando anche io non ne ho più voglia di quelli che vogliono avere ragioni a tutti i costi.
Un bacione cara.
Silvia Azzaroli ha detto…
Difatti cara. Io iniziai a moderare per lo stesso motivo ma qui siamo oltre. Mi spiace molto quanto è successo nel tuo blog ieri. Assurdo. Un bacione anche a te!

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