Dylan Dog 322 Il pianto delle Banshee: Dylan hai toppato


Buona domenica a tutti!
Che il mio fumetto preferito navighi ormai nella mediocrità lo sostengo da tempo immemore, lo scrissi anche qui nel blog, persino il suo papà Tiziano Sclavi sembra aver perso l'amore e la passione per la sua creatura tanto che persino gli albi scritti da lui fanno oggettivamente schifo.
Capitano ogni tanto degli sprazzi come come Mater Morbi ma non sono scritti dal signor Sclavi e questo ultimo numero inedito appena uscito "Il pianto delle banshee" purtroppo sprazzo non è.
Ha una bella idea che evoca le leggende irlandesi, ma poi oltre a non approfondire la cosa, buttando ormai nel cesso ciò che resta di un ex fumetto dark fantasy, dato che il fantasy sono ormai spariti da un pezzo in Dylan, (sono tutti diventati gialli molto molto squallidi) , l'autore osa toccare una tematica di scottante attualità facendo un sonoro buco nell'acqua.
Mi riferisco alle violenze a cui sono sottoposte le donne dai loro mariti e compagni, qui non si arriva alla morte per mano dei maschi, ma, in tutta onestà, sarebbe stato persino meglio.
Questo perché SPOILER
il nostro autore fa sì che queste povere donne si ribellino ed ammazzino i loro carnefici, peccato che poi sia Dylan che l'autore di questa ennesima porcata, sparino sentenze su queste poveracce, senza lasciar loro l'ombra di una comprensione e tirando fuori frasi moraliste della domenica
"Da vittime siete diventate carnefici"
E così queste poverette finiscono per uccidersi rose dai rimorsi.
Unici personaggi degni di nota, tra i maschetti, sono Will e il suo fratellone gigante buono, per il resto si tifa fino in fondo per le donne, soprattutto dopo l'inutile sermone di Dylan.
Solo la sorella Morte comprende queste povere anime, ma questo non basta a scagionare l'autore dal suo odioso cinismo e moralismo.
Voto 2!



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