"Viaggio Sola" di Maria Sole Tognazzi



Viaggio sola (2013)

[ Italia 2013, Drammatico, durata 85']   
Regia di Maria Sole Tognazzi
Con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Carolina Signore, Diletta Gradia, Henry Arnold

Mia recensione con spoiler in giallo:

Piacevole sorpresa di fine anno questo "Viaggio Sola" ci mostra un'insolita ed intrigante Margherita Buy nei panni di Irene, che lavora "ospite a sorpresa" negli hotel ovvero colei o colui che controlla la qualità di queste strutture fin nel più piccolo dettaglio, compresa la zuppa, per poi fare rapporti ai propri superiore se alzare, confermare o abbassare la votazione di questi hotel.
Sembrerebbe un lavoro semplice e divertente, quasi superfluo, non lo è, soprattutto alla luce della sacrosanta scenata che Irene fa ad un direttore di un albergo perché due ragazzi in luna di miele non sono stati filati dal personale visto che avevano il viaggio pagato dagli amici e quindi non erano clienti Vips.

Irene si barcamena tra questo suo lavoro, il rapporto con la sorella Silvia ( la stessa Maria Sole Tognazzi, almeno così sembra, comunque davvero molto brava) e quello con l'ex fidanzato, ora migliore amico, interpretato da un sorprendente Stefano Accorsi che smessi i panni del dongiovanni dimostra di saper recitare con lo sguardo.
Il titolo ci dice che Irene viaggia sola, ma nel contempo fa tanti incontri che in qualche modo la toccano, in particolare quello con la scrittrice inglese un po' fuori di testa ma con perle di saggezza non banali, Irene cerca di trovare un equilibrio, senza perdere il contatto con gli affetti  e per fortuna ci viene risparmiato sia il finale in cui capisce che la famiglia è tutto, sia il ritorno con l'ex.
Malinconico eppure divertente, brioso eppure intimistico lascia addosso una strana sensazione di pace e spinge a riflettere su varie cose, in primis l'intimità che non è una cosa così banale.
Veramente brava la Buy che in questo film da molto attraverso gli sguardi e i silenzi, oltre che con le parole, a volte sbagliate, a volte giuste, ma sempre realistiche.
Voto Otto.
Lascio qui sotto il trailer ed un'intervista alla regista!







Commenti

Alex Ricci ha detto…
Ciao Silvia! Concordo in toto col tuo giudizio, una gran bella sorpresa nell'asfittico panorama italico. Come ho scritto anche altrove, se il cinema (come altri settori naturalmente) concede più spazio alle donne, i risultati si vedono. Una pellicola che ho trovato davvero ben confezionata, sia nella messa in scena che nella regia. E anche lo script è molto calibrato e anche io ho apprezzato, senza scendere nei dettagli (sennò dovrei scrivere in giallo!), l'assenza quasi totale dei soliti cliché o astuzie risapute/banalizzanti, come proprio nel finale. Da citare la partecipazione della brava e "leighiana" L. Manville.
La festa del cinema si concluderà domani (ma se si compra Ciak può essere prolungata fino a domenica), dunque lo consiglio vivamente. Lo scorso week-end non è uscito molto di interessante (a parte "No" di Larrain e il discreto "Confessions" di Nakashima), ma tra questo della Tognazzi, il bellissimo "Miele" della Golino, il magnifico "Come un tuono" (proiettato ancora in alcune grandi città) e, seppur un po' più debole, "Iron man 3", le possibilità non mancano!
Silvia Azzaroli ha detto…
Caro Alex quanto hai ragione sul concedere spazio alle donne, in questo caso alle donne artiste come la Tognazzi o la Golino. Io mi sento molto vicino alla loro visione così particolare.
Purtroppo in Italia in tutti i campi la visione di una donna è considerata meno, figuriamoci in ambito artistico.
"No" e "Miele" li voglio recuperare al più presto

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