La fortuna di Cookie di Robert Altman




La fortuna di Cookie (1999)

[Cookie's Fortune, USA 1999, Commedia, durata 117']   Regia di Robert Altman
Con Glenn Close, Julianne Moore, Liv Tyler, Chris O'Donnell

LA TRAMA
Cookie è una vecchia signora strampalata che, in tuta da ginnastica e gioielli vistosi, vive nella sua casa di Holly Springs, cittadina pigra del Mississippi, stretta tra un locale jazz e la chiesa. Cookie vive sola, con il custode nero, rimpiange il marito morto. Una mattina si mette la sua collana più bella, si mette un cuscino sulla faccia e si spara. Comincia così un gioco di intrighi tessuto dalla nipote Camille e risolto in due giorni di pigre indagini.  

Mia recensione con SPOILER

Film semisconosciuto di uno dei più grandi narratori del cinema made in Usa, Robert Altman, famoso soprattutto per Gosford's Park, Nashville, Radio America (indegna traduzione di "A Prairie Home Companion"   che rimanda all'omonima trasmissione radiofonica made in Usa), Kansas City, ecc, questo "La fortuna di Cookie" è un piccolo gioiello, affettuoso e spietato sul tanto amato (dal regista) Sud degli Usa.
Siamo ad Holy Spring, una vecchina adorabile ed anticonformista ( un'adorabile e svagata Patricia Neal ) , vive sola, come dice la trama, ha come soli amici il custode nero Willis(Charles S. Dutton intenso e fragile) e la nipote ribelle Emma (Una insolitamente ribelle e briosa Liv Tyler), ripudiata dal resto della famiglia per la sua vita sentimentale allegra, ma soprattutto per i modi non consoni ad una pia donna del Sud.
La prima cosa che colpisce di questo film è il suicidio rasserenante di Cookie, così desiderosa da tornare dall'amato marito, tramite una "barca d'oro con le ali d'oro" frase, quest'ultima, che ripete da quando l'ha sentita dall'amico Willis in una delle sue tante storie.Storia affettuosa eppure spietata dicevamo perché non manca di fare a pezzi la finta morale di certa gente più desiderosa di salvaguardare l'onore della famiglia piuttosto che comprendere l'atto di estrema libertà di una donna vera e normale come Cookie che non a caso veniva amata realmente da "diversi e reietti" come lei, ovvero Emma e Willis.
Camille(una folle Glenn Close sempre brava in  questi ruoli) spietata e gelida se ne frega di tutto, presa com'è dalla sua mania di protagonismo da una parte e dal suo bigottismo dall'altra, arriva pure a mentire alla figlia, per anni, pur di non far sapere a nessuno che lei, la puritana, era stata "un'adultera" ed avere concupito con il marito della sorella Cora( Julianne Moore prima finta pazza e poi diabolica. Davvero davvero intensa), fuori di testa, ma forse non così tanto come dimostra lo spietatissimo finale dove la donna si prende una vendetta terribile facendo condannare la sorella per un delitto mai avvenuto (quello di Cookie) e proprio usando le parole che Camille le aveva suggerito "Mia zia Cookie è stata uccisa" in nome dell'onore.
Luciferina e diabolica  Cora quando pronuncia quel "Sono stata brava" verso Camille, una frase che svela l'inganno supremo di chi, forse, si è finta matta per anni, per preparare la sua vendetta.
Ma il film non è solo Camille e Cora, il film è anche un'umanità variegata che parta dalla dolce e forte Cookie, che ha appunto scelto una via estrema di libertà per ricongiungersi all'amato; passa poi ad Emma, forte, spietata eppure tenera ed anticonformista, che si batte come un leone per salvare l'amico Willis fino a farsi incarcerare per stargli vicino e per poter stare in compagnia dell'amato ed imbranato poliziotto  Jason(Chris O' Donnel assai divertente nel ruolo) con cui ha una relazione molto molto passionale. Spassosi i loro incontri amorosi nei vari sgabuzzini del carcere!
Si arriva poi a Willis, tenero ed imbranato ed alla sua crombriccola di amici pescatori, poliziotti a tempo perso e un po' beoni, che lo aiutano con indagini che definire surreali è un complimento.
Quello che spiace è che Will ed Emma non potranno mai leggere il biglietto che Cookie aveva scritto per loro e che è stato mangiato dall'ossessiva Camille.
Da rimarcare anche i due poliziotti neri che fanno mille interrogatori in paese, ma paiono più interessati a fare dei pettegolezzi e forse a corteggiarsi a vicenda
Il tutto è come sempre contornato in un film di Altman da musiche superlative del Profondo Sud degli States che fanno venire una dolce e straziante malinconia.
Voto 8
Qui sotto il trailer originale

Commenti

Anonimo ha detto…
Caspiolina vien voglia di recuperarlo per assaporare quella placida atmosfera che sprigionano i luoghi del sud, lambiti dal Mississipi! Nice shot!

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