Parliamo del bimbo conteso di Padova

Buon martedì a tutti!
Ci ho messo un po' di giorni prima di decidermi a parlarne anche perché ero veramente nauseata dal modo in cui la stampa sta parlando della questione.
Ma tant'è lo sappiamo che in Italia (e non solo in Italia) i giornalisti non informano, danno le notizie per fare auditel, stravolgendole a seconda delle preferenze.
Non voglio certo dare la colpa solo ai giornalisti visto che c'è un sacco di gente che segue quelle robacce che vanno in onda al pomeriggio con la Venier e la D'Urso, né voglio fare di tutta un'erba un fascio sia dei suddetti giornalisti che di quelli che guardano queste cose.
Ma non è di questo che voglio parlare, voglio parlare di questo bambino, a me dei genitori e delle loro motivazioni non interessa proprio niente, chiunque avesse ragione, sottolineo chiunque (perché potrebbe essere stata davvero la madre a mettere il figlio contro il padre o viceversa il padre essere un essere schifoso tale da non meritare il figlio), l'ha persa nel momento in cui ha deciso di usare il proprio figlio, sottolineo il proprio figlio, per i propri interessi personali.

In questa vicenda a me interessa solo che un bambino è stato usato come un oggetto, trascinato come un criminale perché vuole bene alla mamma e non al papà, dato in pasto ai media dove su un canale piagneva "mamma" e sull'altro piagneva "papà".
Mi fate schifo tutti e due miei cari "genitori" e se metto la parola tra virgolette è perché NESSUNO DI VOI DUE merita tale appellativo, NESSUNO.
Se c'è qualcuno che dovrebbe finire in un istituto siete voi, lo psichiatra, il giudice e i poliziotti (complimenti all'ispettrice per quel "Io sono un ispettore di polizia e lei non conta nulla" O_O) che hanno trattato in quel modo un piccolo essere umano, la cui volontà non conta niente per la nostra giurisprudenza e la cosa mi fa veramente vomitare.
Anche perché il giudice nell'udienza di affidamento chiede sempre al minore
"Con chi vuoi stare?"
e se il minore risponde
"Con mamma, odio papà" oppure "Con papà, odio mamma" oppure "Con i nonni, odio quelle teste di c... dei miei genitori"
il giudice non ne tiene mai conto, anzi spesso risponde con frasi che significano più o meno
"E sti cazzi fai quello che dico io" -_-'''.
Ma allora cosa glielo chiedi a fare?
Si pone mai il dubbio il giudice che c'è un motivo per cui un bambino non vuole stare con un genitore?
Come sopra, non voglio fare di tutta un'erba un fascio, però finora non ho sentito di giudici che considerano importante la volontà del bambino.
Spero tanto che il piccolo di Padova, da grande, prenda a calci nel sedere tutta questa brava gente, lo spero con tutto il cuore.
E scusate se ho esagerato con le parolacce.
Silvia

Commenti

Laura ha detto…
Anche io ci ho messo un po’ per decidere se sarei stata capace di mettere un commento, perché ci sarebbe da scrivere un libro sui tanti aspetti, vari e diversi tra loro, di questa faccenda.
Qui per me l’unica cosa da trattare era l’indecenza della maniera peggio che medievale con cui è stato prelevato quel bambino, maniera di routine a sentire altri esempi che sono poi usciti fuori (ieri sera un altro di una signora anziana a Chi l’ha visto), e se c’è una legge che la preveda o la consenta esattamente con simili modalità.
Il tronfio, incivile, italiota squallore della frase "Io sono un ispettore di polizia e lei non è nessuno" non merita commento…
Detto questo, ti pare che l’argomento poteva limitarsi a questo aspetto, come pure avrebbe dovuto? E no, un bambino è il top delle priorità televisive, quindi tutti scatenati!
Dunque, odio il modo in cui TUTTI per giorni hanno mandato in onda il video, alla fine era diventato imbarazzante e si capiva che sia per le varie trasmissioni salottiere sia per i TG era una chicca piovuta dal cielo per fare auditel. Poi, le predette trasmissioni ora si sono inventate la quotidiana parata di altre madri tragiche private dei figli sempre in maniera incivile e sempre senza motivo, la parata degli psicologi che dicono, contraddicono, correggono o negano le loro affermazioni, e naturalmente le interviste a madre (con annessa parentela) e padre che ovviamente dicono la loro, ciascuno in propria difesa.
Poi… il bambino. E sì, lui è la vittima di tutta la situazione ma la sua volontà non conta niente. Anche qui c’entra la legge: è troppo piccolo perché la sua opinione conti. E purtroppo c’è da dire che, anche se gliela avessero chiesta, non conta proprio perché così piccoli sono facilmente manipolabili da un genitore che li può nevroticamente condizionare e mettere su contro l’altro genitore, quindi è vittima completamente, di tutti!
Ultima considerazione, che non so se ti troverà d’accordo. Ma se il caso fosse stato inverso, se l’avessero tolto al padre affidatario perché lo metteva contro la madre e se fosse stato lui che lo faceva nascondere (sempre che questo sia vero) in un ripostiglio sotto al letto circondato di filo spinato, ci sarebbe stato questo cancan? Ecco, io credo di no, manco se ne sarebbe saputo niente. Mi viene da spezzare una lancia a favore dei padri, che non tutti sono di serie B, prevaricatori o malvagi a fronte di madri tutte eccelse educatrici e donatrici di amore equilibrato ai propri figli. Qui a me il padre pareva più equilibrato della madre. Era sincero? Fingeva? Non lo so e, come dici tu, non sarebbe dovuto essere questo il punto di interesse di questa vicenda, ma lo scandalo di un bambino decenne trascinato per terra come un cane rabbioso…
Silvia Azzaroli ha detto…
Guarda Lauretta, a dirti la verità sono d'accordo con te su tutto, spesso le madri vengono santificate e i padri demonizzati, anche a me lui pare quello più equilibrato anche perché le zie e la madre hanno veramente creato un can can indegno, arrivando a controllare la scuola per impedire al padre di vederlo e di rendere effettiva una sentenza.
Anche io penso che se fosse stato il contrario nessuna tv ne avrebbe parlato perché i figli son pezzi di cuore solo della mamma, ma del papà chisse ne frega -_-'''...
Alex Ricci ha detto…
Ciao a tutti. Pure io sono rimasto inorridito da questa vicenda. Quando quella sera il TgLa7 aprì con questa notizia cadevo dalle nuvole, non sapevo nulla prima. E quelle immagini mi hanno proprio indignato. Poi è l'unico reportage che ho visto, non gli strascichi nelle altre trasmissioni che, da quello che leggo, ci sono stati eccome, come degli avvoltoi attorno alla preda. Ma sono "contento" di aver assistito a quelle scene non degne di un paese civile, perchè non poteva nemmeno passare sotto silenzio. La mia considerazione per la giustizia di questo paese (oltre che del 90% dei giornalisti) è già da tempo sotto zero, e in ambito "affidamenti & adozioni" non è certo migliore. Ma arrivare a questo punto è inconcepibile. E' proprio come avete detto, il bambino è stato usato come fosse un oggetto; non vorrei ricordare male, ma è stato prelevato a scuola e, in tal caso, davanti ad altri coetanei che potrebbero essee stati turbati anch'essi. E, a quella età (mi dispiace per quei giudici che la pensano all'opposto), un bambino può avere le sue opinioni, di cui bisogna tenere conto. No comment per la frase dell'ispettrice, che per me sarebbe una più che giusta causa per licenziarla a vita da qualsiasi ruolo in ambito sociale.

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