Addio al grande Vigor Bovolenta
Buona domenica a tutti.
Questo è davvero un post che non avrei mai voluto scrivere.
Sono da anni appassionata di pallavolo, una passione che nasce insieme a quella del cinema, se non prima.
Ero bambina che seguivi gli incontri di varie categorie e da adolescente l'ho praticato parecchio a livello amatoriale, soprattutto in spiaggia o nelle partite dell'oratorio.
Sono stata una grande ammiratrice della mitica Italia di Julio Velasco: Bernardi, Cantagalli, Zorzi, Gardini, Tofoli, Bracci e appunto Bovolenta.
Un ragazzone grande e grosso ( avrebbe presto compiuto 38 anni), tigre in campo, gli occhi da tigre voluti dal grande Julio, ma Vigor era buono come il pane, il suo ero sano agonismo sportivo, aveva saputo seguire bene gli insegnanti di Julio, rimanendo sempre un grande appassionato di questo sport e aveva vinto davvero tanto:
la sua carriera è stata grandiosa e costellata di successi, già nelle categorie giovanili.
Campione d’Europa con la nazionale juniores nel 1992, ha esordito in
quella assoluta con Julio Velasco, pochi giorni prima di compiere i 21
anni. In azzurro ha vinto tanto, arrivando a giocare la finale olimpica
ad Atlanta 1996. 206 le partite in cui ha fatto parte della nazionale,
vincendo: l’argento olimpico nel 1996, la World Cup 1995, gli Europei
1995 e 1999 (argento nel 2001 e bronzo 1997), tre edizioni della World
League 1995, 1997 e 1999. Ha chiuso la sua carriera in nazionale
giocando la sua seconda Olimpiade a Pechino 2008.
Altrettanto
esaltante la sua carriera con il club. Ha esordito con il Messaggero
Ravenna nel 1990. Con la maglia di Ravenna ha vinto uno scudetto
tricolore, 3 Coppe del Campioni, 1 Coppa Italia, una Coppa Cev e due
Supercoppe Europee. Poi la sua carriera è proseguita a Ferrara, Roma,
Palermo, Modena (campione d’Italia 2001-02), Piacenza, Perugia, Forlì.
Proprio in Romagna, la sua terra d’adozione, ha salutato la serie A e
spinto dall’inesauribile passione aveva deciso di rimanere in campo
giocando in B2 ed iniziando una nuova carriera dirigenziale.
Ci ha lasciato ieri mentre stava facendo ciò che amava di più, giocare a pallavolo.
Si è accasciato.
Un colpo al cuore, rapido e mortale ci porta via una giovane leggenda e un grande uomo.
E a tutti gli imbecilli che hanno tirato fuori il doping, dico solo di sciacquarsi la bocca quando parlano di ragazzi come Vigor.
E agli altrettanto imbecilli che hanno scritto "A questi calciatori" come a dire "sport= calcio" dico di aprire le loro capocce vuote e lo dico da grande amante del calcio.
Ciao grande Vigor, da oggi abbiamo un angelo in più, un angelo dagli occhi da tigre.
Un caro saluto a tutti.
Commenti
Speravo di aver letto male, di non sapere più l'italiano. Invece... :(
Saluti,
Mauro.