Addio al Grande Lucio Dalla
Buona sera a tutti!
Un post che avrei preferito non fare perché la musica di questo gigante mi accompagna da tutta la vita.
Spesso quando sono triste e ho bisogno di tirarmi su ascolto le sue canzoni perché sono allegre e malinconiche insieme.
Perché sanno emozionare.
Perché facevano e fanno sentire che persona immensa c'era dietro di esse, una delle poche persone vere del mondo dello spettacolo.
Gentile, affettuoso, cordiale e allegro con tutti e nel contempo schivo e riservato tanto che della sua vita privata sappiamo davvero poco.
Ci lascia la sua arte che era la sua anima.
Grazie grande Lucio.
Vi lascio qui sotto alcune sue canzoni, a cominciare da quella che è la mia preferita.
Un caro saluto a lui e alla sua famiglia.
La canzone dedicata alla Mia Milano
Un post che avrei preferito non fare perché la musica di questo gigante mi accompagna da tutta la vita.
Spesso quando sono triste e ho bisogno di tirarmi su ascolto le sue canzoni perché sono allegre e malinconiche insieme.
Perché sanno emozionare.
Perché facevano e fanno sentire che persona immensa c'era dietro di esse, una delle poche persone vere del mondo dello spettacolo.
Gentile, affettuoso, cordiale e allegro con tutti e nel contempo schivo e riservato tanto che della sua vita privata sappiamo davvero poco.
Ci lascia la sua arte che era la sua anima.
Grazie grande Lucio.
Vi lascio qui sotto alcune sue canzoni, a cominciare da quella che è la mia preferita.
Un caro saluto a lui e alla sua famiglia.
La canzone dedicata alla Mia Milano
Commenti
Cavolo se ci mancherà.
RIP
Grazie, caro Lucio, di aver dato lustro alla città dove sono cresciuto e che hai amato molto di più dei troppi che tanto l'hanno imbruttita negli ultimi trent'anni... Tu, che avresti voluto farla ritornare come un tempo, quando era una delle città più vivibili d'Italia e che, al pari di altri suoi illustri Figli come Gino Cervi, Enzo Biagi
e Dino Sarti, hai contribuito a farla conoscere nel Mondo...!
Grazie per le emozioni che mi hai dato con le tue fantastiche canzoni, dolcemente poetiche e magistralmente orchestrate.
Ne citerò solo, per ovvie ragioni di spazio, solo una fra le mie preferite: "Emilia", che cantavi con Francesco Guccini e quella parte che apprezzavo più di tutte:
"L'Emilia allungata / fra l'olmo e il vigneto / voltata a cercare quel mare mancante / e il monte Appennino, raccontando un segreto / diventa un gigante...!"
Solo un cruccio mi rimane, oltre al dolore di non saperti più fra noi: quello di essere troppo "giovane" per non averti potuto conoscere anche come clarinettista!
Arrivederci, caro amico e concittadino... e grazie a Te, Silvietta, per averlo ricordato con affetto sul tuo blog.
Non avevo dubbi, in proposito!
Un abbraccio dalla città delle Torri e dei tetti più belli del mondo (come la chiamava Lucio)...!