Fringe: recensione 4x10
Buona domenica a tutti!
Lo so, lo so alcuni di voi speravano che non continuassi questa rubrica, ma che volete farci? Quando si è addicted, si è addicted.
Al solito: SPOILER ALERT!
Ovvero se leggete senza aver visto la puntata sono affari vostri ^_^!
Un'altro bell'episodio questo 10 dopo i primi noiosi 7 episodi in una stagione che sta risalendo sempre di più, anche negli ascolti per fortuna dati i 3, 3 milioni di telespettatori che venerdì ha avuto, ma soprattutto un rating di 1.2.
Bravo il pubblico americano, un po' meno quando premia Alcatraz, nuova serie di Abrams, che pare una solenne ciofeca, una sorta di brutta copia di Fringe mescolato a Prison Break, con attori a dir poco pessimi, manco Sam Neil si salva.
E già lo definiscono cult solo perché il primo episodio ha avuto ottimi ascolti: calma, calma!
Torniamo a Fringe che è meglio...
Eccoci dunque all'episodio 10, che in gergo si dovrebbe definire "filler", ovvero un episodio dove c'è un caso singolo che, in teoria, non dovrebbe c'entrare nulla con la trama principale.
Tuttavia Fringe ci ha abituati che il 90% di questi episodi ha sempre un legame con il filone principale ed è così anche per questo dato che si parla di una ragazzina, Emily, che ha premonizione di morte, cosa che non può non colpire Olivia, la quale, come sappiamo, ha ricevuto da September nell'episodio 4x8 una terribile premonizione sul suo destino.
L'agente Dunham in tutto l'episodio è scossa, emotiva, fragile, tenera e nel contempo coraggiosa, perché non è coraggioso chi non ha paura, ma chi decide di combattere anche se ce l'ha.
Olivia decide dunque di assistere a questo difficile caso per lei così coinvolgente, affezionandosi tantissimo a questa povera ragazzina Emily, che schiacciata da queste terribili visioni tenta inutilmente di salvare la vita alle persone che vede morire e soprattutto spera che loro, sapendo, di morire dicano "Ti amo" alle persone care.
Emily ed Olivia sono un po' le due facce della stessa medaglia in questo episodio entrambe hanno paura, ma entrambe combattono per il bene degli altri, sarà per questo che Emily è con lei che si apre, unico estraneo dal suo nucleo famigliare, a comprendere i suoi drammi fino in fondo.
Angosciante la scena al laboratorio dove Walter, con l'aiuto di Peter ( dopo ne parliamo meglio^^), la ipnotizza facendole raccontare l'attentato dove potrebbero morire tante persone, attentato che per fortuna sarà sventato sia dalle conoscenze di Peter che dall'umanità di Olivia, la quale, con un appello a cuore aperto all'attentatore, dice "Oggi lei non morirà, io non morirò", che colpisce anche Broyles.
Purtroppo invece la dolce Emily morirà tra le braccia del padre, con un sorriso sereno dipinto sul viso perché è riuscita a salvare quelle persone.
Molto struggente come scena anche grazie al luogo suggestivo, ovvero una panchina vicina ad un lago.
Olivia, dicevamo, si dimostra molto emotiva in questo episodio, svelandoci il suo lato più vero e umano, che sta via via riemergendo ( e chissà grazie a chi ^^), la vediamo giustamente rinfacciare le passate porcate alla madre adottiva Nina e poi fare pace con lei nel finale.
La Sharp si dimostra materna e disponibile in quest'ultimo frangente, sono convinta che in qualche modo voglia bene ad Olivia, tuttavia mi permetto di fidarmi di più dell'affetto di Jones, anche perché usare la "figlia" adottiva come cavia fa un po' senso, è anche vero che pure Walter lo fece con Peter da piccolo, però almeno si fermò, questa non si ferma.
Veniamo al grande mistero che circonda la figura centrale di Fringe, ovvero appunto Peter, il quale, in questo episodio non si prende neanche la briga di nascondere le sue abilità e imbecca ad alta voce Walter, con quel "You can do this" le stesse identiche parole che usò con Olivia per farle spegnere la macchina a fine season 3.
Il domandone sul giovane Bishop ormai aleggia: chi è? Personaggio ambiguo, intrigante, affascinante, capace di tenerezze incredibili, anche di arrossire e di essere estremamente insicuro con le donne ( e forse per questo molte, come me, ne vanno pazze) e nel contempo cova dentro di se una rabbia violenta, una paura incredibile, una grande inquietudine e dei poteri di cui, ne sono sicura, abbiamo visto solo la minima parte.
Inconsapevole del suo destino speciale, Peter usa, come può le sue abilità e preferisce volare basso, ma in questo episodio ci mostra cosa sa fare, senza nascondersi, prima con l'imbeccata e poi bloccando la bomba, tramite le sue conoscenze sulle frequenze.
Il suo lato dark, inteso come misterioso e non necessariamente cattivo ( come mi hanno anche fatto notare le care Krishel e Giada), ma forse antico, emerge di tanto in tanto e ci fa capire ancora di più quanto lui sia vitale non solo per il suo microcosmo famigliare ( su cui parleremo poi meglio), ma per tutto.
Nel corso dell'episodio Peter e Walter sembrano uniti come ai vecchi tempi, anche se entrambi cercano di trattenersi, l'uno perché pensa di non essere con il suo Walter ( e francamente ancora non ho capito se lo sia o meno ) , l'altro per il solito senso di colpa di non "meritarlo", ma il legame c'è palpabile e forte.
Così come c'è quello tra lui ed Olivia, non sono insieme, ma è come se già lo fossero, si parlano con un grande familiarità, praticamente identica a quella che avevano a fine season 3, dimostrando come il loro sia prima di tutto un legame di anime... è la sua Olivia questa? Bella domanda.
In attesa dell'episodio 14 che ci svelerà un sacco di misteri, almeno si spera, dato il titolo "The end of all things", è bene non dimenticarsi che dall'esame del Dna di Settembre, l'osservatore viene fuori che ha dentro gli anticorpi dell'influenza spagnola, il cui ultimo caso risale al 1919 e Olivia, nello scoprirlo, dice "Quindi deve avere almeno 91 anni"... ferma... non dovrebbero essere almeno 93?
E giusto per la cronaca nella prima stagione Walter diceva che Peter aveva contratto una malattia, l'Hepea, dei primi del '900 la cui origine resta tutt'ora insoluta.
Concludiamo dicendo che mentre Peter traffica il laboratorio si può vedere molto bene il numero 14, il quale fa molto pensare e che potrebbe riferirsi, come mi hanno spiegato sempre Krishel e Giada, all'episodio 14..
Voto a questa puntata: 8!
Dimenticavo Fringe si è autocitato, in particolare i riferimenti sono a Ghost Network, Dreamscape e Bad Dream!
E molto bella anche la citazione a Blade Runner: The candle that burns twice as bright burns half as long.
Inoltre in questo episodio non mancano i momenti comici, su tutti quando Astrid vede arrivare Olivia nel laboratorio dove Peter e Walter stanno collaborando per reimpostare la macchina e far così tornare il ragazzo a casa.
Ebbene l'assistente di Walter guarda la Dunham e dice con aria affranta:
"Non preoccuparti se non capisci niente di quello che dicono: non lo capisco neanche io" XD
Al solito vi lascio qui sotto qualche promo del prossimo episodio
Commenti
Il nostro Peter è veramente un gran mistero, le sue abilità sono ora svelate^^
Io però devo dire che sono sempre più curiosa di capire come ne usciranno a livello di storia... mi sembra che questa storia di peter di cui nessuno ha il ricordo la stiano tirando troppo per le lunghe e che sarà molto difficile riuscire a risolverla. poi insomma ci presagiscono pure la morte di Olivia.... Inaccettabile!!!
Al prossimo episodio! :-)
Guarda concordo con te che la stiano tirando un po' troppo per le lunghe e sono in attesa di questo episodio 14 per capire cosa faranno.
Ti consiglio, comunque, se hai tempo di studiarti a fondo il personaggio di Peter^^, ricominciando dalla prima stagione.
La predizione su Olivia concordo: inaccettabile!
Alla prossima cara!