Fringe: recensione 4x9



Buona domenica a tutti!
Ieri non sono riuscita a fare la recensione perché ho visto l'episodio molto tardi, essendo stata via tutto il giorno alla Mostra della Pixar che c'è a Milano fino al 13 Febbraio, a cui consiglio a tutti di fare una visita perché merita proprio tanto, trovate Qui il sito ufficiale e Qui un video sull'effetto zoo tropico!
Ma bando alle ciance e veniamo ai deliri fringeschi, a cui miei cari non potete sfuggire, c'è poco da fare quando una cosa mi prende, la sviscero fino all'inverosimile.
Solito avviso: SPOILER ALERT!
L'episodio 9 è la naturale continuazione dell'8, i due potrebbero essere considerati un episodio unico tanto che il 9 inizia più o meno dove era finito l'8.
Episodio molto bello, toccante per alcuni versi, tragico per altri e con alcune svolte interessanti che mi aspettavo da tempo.
Non è privo di difetti, personalmente avrei dato una sforbiciata qua e là, troppo lunga la fuga di Jones nel centro di Boston alternativa con la divisione Fringe dellà che fa la figura un po' degli allocchi.
Troppo lunga anche la scena della cattura di Jones, ma sono piccolezze.
Le scene che dominano la puntata sono un po' dal mio punto di vista:

1-Quando Peter riconosce Jones ( che attore Jared Harris che attore!) e lo interroga. Lo sguardo del giovane Bishop esprime un'angoscia terrificante non appena lo vede, ma quello che più colpisce è lo scambio di battute tra lui e il cattivone ( che ha sempre meritato maggiori approfondimenti e finalmente li ha: a tutt'ora resta il miglior Villain di sempre di Fringe!) della prima stagione. E' una specie di partita a scacchi in cui nessuno dei due dice veramente ciò che pensa e ciò che è in grado di fare.
Se si osserva la postura e lo sguardo di Jones si nota immediatamente che lui sa, eccome se lo sa, chi è Peter, sta giocando, non può svelarsi perché nella sua testa si è probabilmente reso conto che il nostro eroe non è esattamente ciò che appare.
Parafrasando le parole di Anne Rice "Peter ha vissuto nel cono d'ombra degli altri, proprio come un vampiro"... cosa voglio dire? Che Peter ha delle capacità che non intende svelare e che usa solo quando è strettamente necessario, anche solo basandoci sulle cose evidenti, è difficile non pensare che uno che sa attivare la macchina salva/distruggi universi e che faccia quel casino come sfera di luce, arrivando da  non si sa bene da dove ( il nulla? Dal limbo? Venendo sparato dalla sua dimensione? Boh) non abbia un qualche tipo di potere.
Se poi si diventa nerd come me e si studia la serie a fondo, ci si accorge di quante volte il nostro Peter ha usato queste sue peculiarità senza darlo a vedere, in particolare consiglio la visione della 1x14 dove stranamente la scatola di luci che viene spenta grazie ai "maneggi" di Peter, si spegne esattamente allo stesso modo della bomba nel palazzo e non si può proprio pensare ad una coincidenza.
Jones gioca dunque a scacchi, non vuole far sapere che sa chi è il giovane Bishop né cosa è in grado di fare, molto in questa stagione si basa sulla frase di Walternate "Non tutto è come sembra" e Jones è sempre stato un maestro nel mascherarsi, nel dire e non dire e tutto sommato penso che si diverta ad avere a che fare con uno che sa giocare a "scacchi" così bene quanto lui.
Perché Peter si nasconde? Le risposte possono essere innumerevoli: ha paura del suo potere, teme di non saperlo controllare, teme che possa derivare da qualcosa di antico e misterioso, di cui ancora non ha conoscenza, inoltre è bene ricordare che Peter non è un personaggio, per fortuna, perfetto, ha dei chiaro-scuri mica da ridere e quindi potrebbe anche pensare che lasciandosi andare all'ebrezza di quel "potere" così grande che ha dentro di se, ne venga travolto e il suo lato oscuro possa così avere il sopravvento.

2-Altra scena clou: breve ma assai intesa nella sua drammaticità, l'attentato al Pronto Soccorso. Ho avuto i brividi lungo la schiena, la dottoressa che mette quella terribile arma batteriologica mi ha fatto un'impressione tremenda, il suo cinismo e la sua crudeltà nel parlare al suo collaboratore,  il quale le aveva appena detto che una ragazzina aveva bisogno dell'antitetanica, dicendo "Ah non serve tanto non credo che sopravviverà" sono da brividi il tutto mentre  fa partire quell'arma. Non parliamo poi di quando chiude la gente dentro impedendo che possano salvarsi... terrificante. Tocco tragico finale la mano contro la porta vetri, dove la pelle si stacca e viene fuori il sangue...

3-Inseguimento di Jones alla cava, assai adrenalitico, con sparatorie, corse in macchina e in più il rischio grosso di vedere tranciata Olivia nel passaggio tra i due universi. A proposito di ciò ammetto che una delle cose che si è perso in questa stagione è il ... come definirlo? Pathos nel passaggio dimensionale, tutto diventa un po' troppo facile e quella scena ci ha un po' restituito l'emozione sempre provata.
Sia o meno l'Olivia che conosciamo, il legame con Peter sta emergendo ( o riemergendo?) sempre di più, in maniera prepotente e poco alla volta sta escludendo tutto il resto, non vediamo neanche Lincoln avvicinarsi a lei nel finale, un po' il nostro ha sicuramente la testa altrove ( tutti quei giorni nel mondo dellà, a contatto con il suo doppio e l'altra versione di Liv, lo hanno scombussolato assai e ciò aiuta non poco per l'evoluzione del personaggio sempre meno lineare e più sfaccettato, bravo Seth Gabel e lo dice una che non va pazza per  il personaggio), un po' Olivia pensa solo ed esclusivamente alle informazioni che Peter ha su Jones, ma soprattutto al fatto che lui le ha salvato la vita. Impossibile non notare gli sguardi tra lei e Peter ( l'alchimia tra Jackson e la Torv è palpabile, sembrano proprio una coppia vera, si respirano sensualità, amore e passione ogni volta che si avvicinano) verso la fine della puntata che ricordano non poco quelli del famoso episodio 3x14 e giusto per fare un confronto, eccovi le foto della 3x14:



E quelle appunto dell'episodio di venerdì:




4-Altra scena clou, la riunione nel ponte dove Walternate, parlando con le Fringe Division dei due universi e a Peter, fa il piano della situazione, parlando del nemico comune, non accorgendosi, però, di avere una serpe in seno, ovvero Alt Broyles, su cui ho dei seri dubbi, ho il sospetto che sia un mutaforma anche lui e che il vero Alt Broyles( sia come sia Lance Reddick è sublime!) sia proprio morto come sapevamo. Un nemico comune sempre più insidioso e maligno che come avevo previsto ha l'appoggio della sempre più malefica Nina Sharp ( strepitosa come sempre Blair Brown), la quale recita la parte della mamma adottiva di Liv, ma sta progettando di usarla per chissà quale scopo, imbottendola di Cortephixan.
Vedremo cosa combineranno i due cattivoni insieme, di sicuro nulla di buono a giudicare dall'attentato al pronto soccorso: che scena O_o!

5- Elisabeth Alter/Walter e Walter/Peter: queste due scene le metto insieme perché sono due facce della stessa medaglia, la signor Bishop Alter ( finalmente ha lo spazio che si merita, gran bel personaggio!) che decide di andare dall'uomo che le ha sottratto il figlio, causandone involontariamente la morte, sapendo vedere oltre le apparenze e sapendo dunque perdonare, vedendo in quel gesto ciò che era "un atto di amore estremo di un padre", non arroganza, né sete di potere.
Walter che apre a lei il suo cuore spezzato, facendoci vedere il suo lato più vero ed umano, dopo aver recitato la parte del cinico menefreghista perché "non si sente meritevole d'amore" e "non merito di far parte della sua vita". E apprendiamo ciò che sapevano da tempo ovvero che lui sentiva che era Peter, lui come Elisabeth lo aveva riconosciuto dagli occhi, ma ne aveva paura perché "temeva di fargli del male".
Elisabeth, come una vera madre che si rispetti, mette davanti a tutto la felicità del figlio, rinunciando all'odio e alla vendetta, non ce la fa più a vedere suo figlio soffrire, il resto non ha importanza, non può avercela. Lei e Walter sono due genitori che hanno perso, ma uniti da quel comune amore per Peter che è più forte di tutto.
E veniamo all'altra scena attesa da tempo, Walter e Peter, una scena strappa cuore, dove Walter ancora di più che con Elisabeth apre la sua anima di uomo ferito che troppe volte ha sbagliato, ma a cui il cuore non ha mai smesso di parlare, ha paura, una paura tremenda di fallire di nuovo e lo dice "Ti aiuterò" e "Forse sei qui perché devo ancora imparare qualcosa" e Peter a sua volta gli apre il cuore, gli dice, con poche parole e uno sguardo dolente che parla da solo "che sì gli mancano le persone a lui care" e infine con un sorriso tenero, quasi da bambino, gli dice che "Non è sorpreso di vedere che Walter è l'uomo che è".







Veramente da applausi John Noble, Joshua Jackson e Orla Brady in queste due scene davvero toccanti.

Scena extra bonus: quando Olivia va da Astrid e le chiede di controllare il Dna di Settembre^^, chissà se verrà fuori qualcosa!!!

In conclusione siamo finalmente ad una svolta, poco alla volta si tornerà a "casa" bisognerà poi capire cosa si intende per questo dato che, in tutta onestà, non ho ancora capito se questa è la vecchia timeline riscritta oppure siamo in presenza di altri universi che hanno bisogno dell'aiuto di Peter. La cosa, onestamente, non è chiara e ci sono prove tanto a favore della timeline a cui Peter deve tornare, quanto contro.
Episodio superlativo, voto 9,5.
Alla prossima, Silvia

p.s: scusate stavo dimenticando il promo della 4x10



Commenti

Mauro ha detto…
Ancora Fringe??? No!!!

Fermatela! Bloccatela! Interditela! Rinchiudetela!

Per il suo (e per il nostro) bene!

:-PPP

Saluti,

Mauro.
Silvia Azzaroli ha detto…
Oh, io avevo avvisato che ogni weekend avrei parlato dell'episodio che va in onda in Usa, sei tu che vieni a leggere :P...
Comunque si vede che è fantascienza: l'fbi è buono ^^...
Silvia
Krishel Mir ha detto…
Mauro questo è il blog di Silvietta. Fino a prova contraria lei è libera di scrivere e di postare esattamente quello che le pare. Se tu sei stufo di sentirla parlare di Fringe puoi esercitare in piena libertà il tuo diritto di lettore: ossia quello di smettere di leggere. E' semplice da fare, non costa nemmeno fatica.

Torniamo a bomba: Ho gradito moltissimo il tuo paragonare l'interrogatorio tra Peter e Jones a una partita di scacchi. Per tutto il tempo dell'episodio mi sono chiesta quale fosse il leader della famosa frase: "Take me to your leader". Ai miei occhi è palese che non si tratta di Walternate. Anzi. Il tuo discorso sull'ombra mi suona. Nel senso che mi sono accorta che Peter per tutto l'episodio è stato in ombra. Per il resto ti quoto al 100%
L'unica cosa che possiamo fare è aspettare e vedere come si evolveranno gli eventi.
Silvia Azzaroli ha detto…
Grazie cara, sai quanto sia contenta che hai apprezzato questa mia recensione, in particolare i riferimenti all'ombra e agli scacchi.
Anche per me il leader non è Walternate, nel dialogo sul ponte sembra che l'ex cattivone dia proprio un'investitura con lo sguardo al figlio e lo stesso Jones quando chiede di parlare con questo fantomatico leader si riferisce a Peter, ci metterei non una, ma due mani sul fuoco.
Restiamo in attesa^^
Mauro ha detto…
@ Krishel

Vedo che hai completamente frainteso il mio intervento.

Meno male che Silvietta invece capisce :)
Silvia Azzaroli ha detto…
Mauro, allora, conosco Krishel e so che il suo intervento, in mia "difesa", nasce dalla passione comune per un telefilm veramente interessante e non banale ;)
E non temere, faremo presto di te un Fringe Addicted ^_^, giusto per domani ho in mente di mettere online un post di presentazione della serie tv, dato che ne ho parlato parecchio, ma finora non ho mai fatto una presentazione, come invece ho fatto per Sons of Anarchy o altre serie tv o film che amo.

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