L'ego mostruoso di certi autori

Buon mercoledì a tutti.
E' un po' di tempo che noto come un ego spropositato sia veramente deleterio in qualunque ambito.
Avete visto tutti che sono appassionata di alcuni telefilm come "Fringe", "Sons of Anarchy", "Friends", non so se vi ho mai citato "Tutti pazzi per Amore" o "Haven", ecco non mi dispiacciono neanche quelli.
Del cinema sapete già che amo moltissimo "Star Wars", ma non disdegno il cinema indipendente, anzi.
E sapete già quanto ami scrivere, passione nata in adolescenza dove mi divertivo a prendere in giro, con assurde parodie, molte delle cose che amavo, tra questi la pallavolo e la mitica nazionale di Julio Velasco.
Ecco l'essere consapevoli di scrivere bene, dovrebbe andare di pari passo con l'auto-ironia, altrimenti si rischia di avere un ego smisurato.

Prendiamo le serie sopracitate, Abrams, autore di Alias, Lost e Fringe, dopo aver avuto delle belle pensate, creando tematiche nuove ed intriganti, con relazioni personali realistiche, si è montato la testa, creando casini su casini, inutili, pensando "Tanto la gente mi ama fin dai tempi di Lost e Alias, posso fare quello che mi pare"... ora sia chiaro una cosa, non tollererei un autore che, per seguire il suo pubblico, rinneghi se stesso, il problema è che se si creano certe dinamiche, certe relazioni, certi personaggi, bisogna restare coerenti con se stessi, invece certi, credendo di avere dietro il solito stuolo di fan adoranti, fanno tutto e il contrario di tutto.
E sia chiaro che non parlo solo del finale finale della season 3 ( dal mio punto di vista l'ultimo episodio è bello per il 99%, si poteva solo evitare di far sparire Peter, solo che in questo modo sarebbe finita la serie tv e allora alè con gli allunga brodo) , parlo ad esempio del fatto che si poteva benissimo fare almeno 5-6 episodi sul dramma di Peter e sui suoi due padri, lo stesso Joshua Jackson ( l'interprete di Peter) si lamentò a suo tempo della superficialità con cui venne stata trattata la questione, per poi passare subito al classico triangolo amoroso, per spiegarci il conflitto manicheo bene e male, che poteva benissimo essere trattato parlando appunto dei due padri.
Bisogna però dare atto che il triangolo in questione ha vari spunti originali, oltre al conflitto manicheo, per una volta è il lui di turno a rendere migliori le donne che si innamorano di lui e per una volta il lui conteso è un ragazzo tormentato, fragile e tenero, non il classico ometto che pensa di essere chissà chi, insomma pur essendo oggettivamente Jackson un bel ragazzo, si è andato oltre tale aspetto.
Comunque sia i problemi di allunga brodo e casini vari rimangono all'autore della serie tv,
Succede appunto ad Abrams con Lost e Fringe, succede agli autori di Tutti pazzi per amore, che dopo una splendida prima stagione dove finalmente si parlava del quotidiano, tra drammi e sorrisi veri, si è scesi con la seconda con assurdi e tediosi tira e molla ( le corna, ovviamente -_-) mantenendo comunque un livello decente in quanto a tematiche ( tra tutti è bene segnalare la tematica dell'Aids toccata con grande sensibilità ) , ma nella terza abbiamo avuto il vuoto totale, con conseguenti inutili stravolgimenti, rendendo il tutto lezioso, superficiale e senza senso, in una parola idiota.
E' successo anche volte anche in "Star Wars - Clone Wars" serie tv cartoon partita benissimo, per poi scendere nel marasma, con inutili allunga brodo ( a ridaie! ) su cose che non interessano a nessuno ( su tutti vorrei ricordare i tre, dico, tre episodi sul salvataggio del solito jedi pistola tutto al solo scopo di far vedere Tarkin ) , non parliamo poi di come le tematiche cruciali della saga vengano messe in un angolo ( non parlo solo di Anakin e del suo rapporto con maestro e moglie, ma pure di altri come Dooku, Palpatine, Bail Organa, dipinto sempre come un cerebroleso grave totalmente inetto ) o trattati con somma superficialità o di cose che si ripetono costantemente...
E' successo qualcosa di simile in Sons of Anarchy dove per creare problemi alla coppia regina ovvero Tara e Jax, non si è trovato di meglio di tirar fuori le solite corna, della serie i problemi di coppia sono sempre le corna, gli altri manco esistono e dire che si parla di persone relativamente normali.
Per fortuna, Sutter, l'autore della serie tv, ha saputo spostare l'attenzione altrove, tornando alle vere tematiche, ma la storia delle corna resterà una macchia indelebile in questo rifacimento dell'Amleto.
Accade ahimè poi pure in Haven, dove per dare spazio alla coppia protagonista ( che, ormai come di costume in tutte le serie di oggi, è composta da due persone un po' lente a capirsi ma in fondo questo è realistico e ci piace, basta non tirare troppo la corda ) , si trasforma in due secondi due un personaggio interessante ovvero Jess, in una bigotta cretina in modo che il lui protagonista, Nathan ( un convincente ed intrigante Lucas Bryant) risulti ancora più depresso e malinconico e da quello che ricordo succede pure con il corteggiatore di lei, interpretato da quel Jason Prestley di Beverly Hills ecc ...
Insomma cari i miei autori, sarebbe ora che impariate a rispettare voi stessi e il vostro lavoro, io non sono contro l'originalità, anzi sono una strenua "difensora" della cosa, però questa non deve mai, dico mai, andare a discapito della coerenza e della verosimiglianza di una serie tv o di un film ( anche in una serie fantasy o sci-fi !), strano che a dirlo sia io, ma sarebbe ora che si imparino le regole fondamentali dello scrivere: se crei un personaggio, una dinamica, una relazione, devi essere coerente, altrimenti la gente si rompe.
E signori miei, poi basta allunga brodo, basta, capisco che vi paghino un tot ad episodio, ma siete capaci di puntare su tematiche serie piuttosto che raccontarci cose che non interessano a nessuno? Sì, che lo siete, vi assicuro che la gente si rompe se mettete troppe cose, non li tenete sulle spine, si rompono e basta, la prova lampante sta nel crollo degli ascolti di alcune delle serie sopracitate.
E prima o poi il vostro ego smisurato vi farà fare una brutta fine, un po' di auto-ironia non guasta mai, imparatelo!
Scusate il malloppo, non voglio certo mettermi a fare lezioni, il mio è solo uno sfogo...
Buona giornata, Silvia

Commenti

ImpiegataSclerata ha detto…
Mi tremano le gambe già adesso per il finale di Fringe...
Silvia Azzaroli ha detto…
Ti posto anche qui cos'ho scritto sul sito di Fringe Italia :
Leggendo ciò che dice Locke nel post “Season 5 o cancellazione?”, credo di aver colto il motivo principale per cui non tollero il finale della season 3 (mi riferisco alla sparizione di Peter) e faccio fatica a sopportare questi primi 7 episodi della season 4… vedo di spiegarmi.
Una delle cose più belle ed intriganti di Fringe sono i rapporti umani, che difficilmente abbiamo visto in altre serie tv. Mi riferisco principalmente al difficile cammino di riconciliazione tra Peter e Walter, un rapporto che credo unico nel genere televisivo o quasi. Le serie tv Usa, infatti, difficilmente lasciano aperta la strada del perdono, soprattutto verso chi si è macchiato di grossi crimini (e Walter ne ha fatti).
Il loro è stato un lungo percorso, fatto di lacrime e sangue.
Discorso simile per Olivia e Peter, che lentamente si sono innamorati, trovandosi come anime perse e illuminando l’uno la vita dell’altra.
Ricordo bene la frase di Peter che, temendo di non essere ricambiato da lei, le dice “Sai questa famiglia strampalata che abbiamo messo insieme tu, io e Walter, non voglio fare niente che spezzi il nostro equilibrio”.
Ebbene tutti noi abbiamo amato talmente tanto questo equilibrio da andare oltre certi episodi noiosi o assurdi, poi arriva la sparizione, si ricomincia in un universo (e non abbiamo ancora capito dove siamo ndr ) dove questo stupendo equilibrio è distrutto, ci sono 7 dico 7 episodi di una lentezza esasperante per farci vedere che il mondo senza di Peter è un vero strazio, lo avevamo capito subito già all’inizio di Cuore di Vetro ( la 2×18 mi pare) non c’era bisogno, ehm, di farci il disegnino allungato.
E come ricordava Locke abbiamo invece avuto Peter che andava tornava di là (parlo dei due episodi finali della season 2) alla velocità della luce, non spiegandoci al meglio certe dinamiche, in primis il suo conflitto interiore e il suo dramma di sentirsi perso.
E’ chiaro che anche coloro, come me, che hanno tollerato alcuni episodi proprio barbosi, non si sentano più di andare avanti.
Oltretutto la scelta del reboot è tutto tranne che originale (praticamente tutti i fumetti Marvel sono ripartiti da capo e pure molte saghe filmiche ) , idem quella del paradosso temporale (che viene dal ritorno al futuro e lì era fatta anche meglio ).
Insomma la verità è questa, dolenti o volenti, gli autori hanno levato l’unico punto di interesse costante della serie tv perché sì, ci piace il scifi, ci piacciono i mutanti, gli universi paralleli, i poteri extrasensoriali, ma se i personaggi hanno perso quel legame speciale ed unico che ci ha fatto innamorare, tutto il resto viene meno e nessuno mi convincerà mai del contrario.
Aggiungo che con la cancellazione di Peter mi mandano a ramengo il politicamente scorretto della serie tv, ovvero Walter per salvare Peter, due volte, è disposto ad affrontare qualunque rischio, anche una guerra tra universi, ora nella season 4 è un depresso schiacciato dalle proprio colpe e basta… della serie classico bigottismo americano “sei una carogna e come tale non meriti nessun rapporto con tuo figlio”… non è originale, è banale, altroché!
Anonimo ha detto…
concordo in pieno!! Non devo aggiungere neitn'altro,hai già detto tutto tu!
Simona
ImpiegataSclerata ha detto…
Magaari, e la tiro lì, vista la bravura dei 3-5 attori, volevano far vedere ulteriormente la loro bravura facendogli reinterpretare i loro stessi personaggi, dopo le loro versioni originali e i loro alter-ego. E bravi son bravi.
Silvia Azzaroli ha detto…
@Simo= Grassie ;)
@Baba= e ciò dimostrerebbe ancora di più di quanto siano a corto di idee. Personalmente avrei continuato a parlare della vicenda del Primo Popolo^^.
Però tutto sommato resto ottimista, il trailer della 4x8 è spettacolare, speriamo in bene, altrimenti mollo davvero

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