"La Più Bella Storia di Dickens" di Ronald Neame


La più Bella Storia di Dickens

[Scrooge, Gran Bretagna, 1970, Musicale, durata 113'] 
Regia di Ronald Neame 
Con Albert Finney, Edith Evans, Kenneth Moore, Alec Guinness


Mio voto: *****

Mia recensione con spoiler:

L'ho rivisto ieri sera dopo tanto tempo, praticamente dagli anni della mia infanzia ed è incredibile come questa storia colpisca sempre sia se li ambienti nell'epoca di Dickens(come in questo caso)sia la si ricrei ai giorni nostri(S.O.S. Fantasmi).





La favola di Dickens è una storia con una morale, ma non moralistica, sa essere dura, cinica, tenera e commovente, senza mai scadere nella banalità.

L'impianto è semplice, 5 atti, come a teatro, sono scanditi o dalle diverse ambientazioni o dal tipo di fantasma in visita.

Tuttavia, proprio perché è semplice, bisogna attenersi al suo spirito, avere la presunzione di stravolgerne il messaggio per dare la propria impronta artistica sarebbe a dir poco rischioso.

Neame, per fortuna, si comportò umilmente, aggiungendoci il suo tocco personale con alcune trovate.

La prima di farne un riuscitissimo musical, con canzoni veramente ballabili e tutte azzeccate, tra tutte spiccano "A Christmas Carol", che apre e chiude il film, perfetta, tenera, sembra quasi cantata da Babbo Natale in persona.

"Christmas Children" cantata dallo sfortunato assistente di Scrooge, Bob Crachit e dai suoi figli mentre fanno le compere al mercato per l'imminente Natale.

"Thank You Very Much" cantata anch'essa due volte, la prima durante la visione più macabra e terribile di Scrooge, quella del suo funerale, dove tutti gioiscono per la sua dipartita, la seconda nel commovente finale dove Scrooge, ormai redento e vestito da Babbo Natale, canta insieme alle persone che aveva vessato.

La seconda trovata è quella di trasformare il primo fantasma in una donna, molto anziana e molto dolce, che ricorda quasi la madre che il povero Scrooge non ha mai avuto.

La terza trovata quella di far vedere a Scrooge l'inferno e la terribile punizione che lo attende, con il suo ex socio che quasi gioisce nel punirlo, con un'aria talmente lugubre e spettrale da mettere davvero paura: terribile la scena in cui Scrooge viene avvolto dall'enorme catena dei suoi peccati e agghiacciante il suo urlo "aiutami"

Albert Finney è uno Scrooge molto credibile, benché la sua trasformazione possa sembrare veloce, ad occhio esterno(e del resto il racconto si svolge in poco tempo), il suo cammino di redenzione colpisce al cuore perché ci accorgiamo che la scorza di cinismo e cattiveria serviva a proteggersi dal mondo, che già fin da piccolo, lo aveva orrendamente ferito, negandogli l'infanzia.

Il volto del grande attore inglese assume, man mano calore e umanità, dopo averci mostrato il suo lato più disumano e cinico nell'inizio dove rifiuta tutto e tutti, trattando male chiunque e vantandosi della propria cattiveria.

Sir Alec Guinness è uno spettro spettacolare, grottesco, folle, smisurato, a volte veramente cattivello, ma a fin di bene.

Tra tutti gli altri attori spiccano Edith Evanson e Kenneth More come fantasmi del Natale passato e presente, però molto molto bravo anche David Collings alias Bob Cratchit, davvero tenerissimo papà dal cuore d'oro che tutti vorremmo.

E meravigliosi tutti i bimbi, a cominciare dagli interpreti dei figli di Cratchit, senza dimenticare quelli per strada, tutti bambini molto umani, con le loro debolezze, la "follia" e l'allegria tipiche della loro età, senza inutili leziosità.

E complimenti agli effetti speciali, per l'epoca, davvero realistici: quando Scrooge e il fantasma del Natale presente volano nel Cielo, sembra vero!!!

Una favola indimenticabile, perfetta come ritmo(113 minuti passano in un lampo), musicalità e profondità, oltre che per i costumi e le ambientazioni, che sono ricostruite tutte magistralmente!!!

Niente video stavolta visto che, a Natale, ne avevo già messi due su tale pellicola!!!

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