Il risorgimento, le verità nascoste e i tagli
Mio voto sulla biografia di Clara Maffei: *** 1/2
In occasione dell'uscita nelle sale dello splendido affresco di Martone sul risorgimento "Noi credevamo" (mal distribuito e pure tagliato, per delucidazioni Qui )
consiglio la lettura della bella biografia di Clara Maffei, una delle signore di Milano durante quel periodo storico, scritta con stile scorrevole, sobrio anche se magari un po' retorico, da Daniela Pizzigalli.
Lo scovai circa tre anni fa nella mia biblioteca universitaria e me lo lessi tra una lezione e l'altra.
Tale saggio ha dalla sua, anche, una grande attendibilità storica, pur essendo volto, prevalentemente il suo sguardo verso la nobiltà e poco sulla gente comune, ma non potrebbe essere altrimenti visto che si parla di una nobile, Clara Maffei.
Dicevamo che è attendibile sì perché della bella, lungimirante e colta contessa di Milano racconta tutto, senza fronzoli e finzioni, dalla giovinezza ingenua alla maturità, dal matrimonio d'amore con Andrea Maffei alla lunga storia, dopo la separazione, con un altro grande dell'epoca, Carlo Tenca, dal suo salotto, sempre affollato di gente varia, da poeti/poetesse a musici da patrioti a pittori e scrittori.
Tra i suoi più cari amici è bene ricordare altri due giganti di quel periodo Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi che lei riuscì anche a fare incontrare nel suo salotto, mentre il suo mito per eccellenza, tra i patrioti, era Giuseppe Mazzini, con il quale ebbe un incontro piuttosto freddo e deludente per entrambi, ma che non le fece cambiare opinione sulla sua figura.
La Maffei aiuta i patrioti, appoggiando sempre le loro lotte, sia finanziariamente che intellettualmente, rischiando di suo e alla vigilia dell'unità nazionale si festeggerà un grandioso capodanno nella sua residenza milanese, pieno di sogni e speranze, che in parte si realizzeranno, in parte no.
Quando l'amato Tenca diventerà membro attivo nel nuovo stato, entrambi si scontreranno con le brutture delle politica, addirittura il primo verrà accusato di varie cose, pur di essere levato di mezzo da una classe politica già decadente (da ricordare Crispi, corrotto e reazionario nel senso peggiore del termine, oltre che massone) costretto a dimettersi, quando poi si scoprirà che era tutto falso, sarà troppo tardi e la Maffei, insieme a lui, aveva già avuto modo di rimpiangere quel capodanno ormai mitico.
Da segnalare che anche il marito separato Andrea, poeta e scrittore, con la quale lei rimase sempre in ottimi rapporti, dopo un'iniziale titubanza filo-austriacante, si era unito ai patrioti, tanto da proporre a Verdi un testo da farlo diventare un inno per il neo-nato stato.
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Commenti
Sapevate che la Madonna sembra essere apparsa anche in Rwanda? E' un dossier molto bello e molto critico, consiglio di leggerlo
@Cinefilante= Sì, è molto interessante, ammetto che appena leggo la parola "storia, mi fiondo subito! Difatti, la politica non è cambiata, anzi è peggiorata perché gente come Carlo Tenca non si trova più. Ce lo vedi un politico di oggi che, sapendosi veramente innocente, si dimette?Lui lo fece ed era uno dei Padri della Nazione, un vero uomo di destra, la destra seria, mica questa...e lo dice una di sinistra, ma io apprezzo sempre coloro che hanno dei begli ideali e provano a metterli in pratica.
@Ballestrero=^_^Felice di averti incuriosito tanto da farti venire voglia di comprarlo, purtroppo i saggi storici non vengono presentati in tv, stile Vespa, in ogni trasmissione. E non se ne parla sui giornali. Non sapevo questa cosa di Fatima, mi sa che andrò a cercare il libro che dici!
Valerio(spopola)