"Marina" di Carlos Ruiz Zafon- un oceano di emozioni
Mio Voto: *** 1/2
Mia recensione con spoiler
Ho letto in soli due giorni "Marina" il terzo romanzo di Zafon per adulti anche se, a ben vedere, è il primo per adulti, solo che per motivi misteriosi, è arrivato nelle librerie solo ora.
Ancora una volta la decadente, misteriosa, affascinante, lugubre, spettrale e splendida Barcellona fa da cornice a questo romanzo di Zafon, una storia triste ed angosciante, piena di una malinconia struggente fin dalle prime pagine, una malinconia molto personale.
Di nuovo scritto in prima persona, il protagonista stavolta è Oscar, di nuovo un adolescente in cerca di se stesso, di una famiglia e di un mistero.
Si troverà invischiato in un gioco pesante, orrorifico(la citazione a Frankenstein è più che evidente, tra le altre cose, una dei personaggi si chiama Maria Shelley e la cosa è perfettamente voluta), che non solo metterà in pericolo la sua vita, ma pure la sua anima e la sua coscienza.
Oscar conosce, per caso, una misteriosa, dolce, bellissima ragazza di nome Marina e il padre di lei, German, un uomo tenero, quel gentiluomo d'altri tempi che fa spezzare il cuore per la devozione e l'amore che nutre per la moglie ormai morta e per la figlia, l'unica figlia, accoglierà Oscar come un figlio, intuendo fin da subito il legame splendido che unisce i due giovani, che, alla fine si scambieranno solo due baci, senza mai andare oltre.
Una tenera storia d'amore, soffusa, tra le righe, ma molto presente, molto vera, molto triste.
L'onestà e la sincerità di Oscar nel momento più crudele della sua vita toccano il cuore, lontano dalle solite ipocrisie, falsità dei bei pensanti dice che farebbe la scelta fatale, seguendo lo stesso identico cammino di perdizioni di uno dei personaggi più lugubri della storia, pur di salvare lei, senza rimorso, senza rimpianto, pur di farla vivere...
Coinvolgente, disperato, toccante, personale, molto personale, ennesimo splendido libro di questo autore davvero bravo, lontano anni luce dalla ruffianeria di altri più citati...
Mia recensione con spoiler
Ho letto in soli due giorni "Marina" il terzo romanzo di Zafon per adulti anche se, a ben vedere, è il primo per adulti, solo che per motivi misteriosi, è arrivato nelle librerie solo ora.
Ancora una volta la decadente, misteriosa, affascinante, lugubre, spettrale e splendida Barcellona fa da cornice a questo romanzo di Zafon, una storia triste ed angosciante, piena di una malinconia struggente fin dalle prime pagine, una malinconia molto personale.
Di nuovo scritto in prima persona, il protagonista stavolta è Oscar, di nuovo un adolescente in cerca di se stesso, di una famiglia e di un mistero.
Si troverà invischiato in un gioco pesante, orrorifico(la citazione a Frankenstein è più che evidente, tra le altre cose, una dei personaggi si chiama Maria Shelley e la cosa è perfettamente voluta), che non solo metterà in pericolo la sua vita, ma pure la sua anima e la sua coscienza.
Oscar conosce, per caso, una misteriosa, dolce, bellissima ragazza di nome Marina e il padre di lei, German, un uomo tenero, quel gentiluomo d'altri tempi che fa spezzare il cuore per la devozione e l'amore che nutre per la moglie ormai morta e per la figlia, l'unica figlia, accoglierà Oscar come un figlio, intuendo fin da subito il legame splendido che unisce i due giovani, che, alla fine si scambieranno solo due baci, senza mai andare oltre.
Una tenera storia d'amore, soffusa, tra le righe, ma molto presente, molto vera, molto triste.
L'onestà e la sincerità di Oscar nel momento più crudele della sua vita toccano il cuore, lontano dalle solite ipocrisie, falsità dei bei pensanti dice che farebbe la scelta fatale, seguendo lo stesso identico cammino di perdizioni di uno dei personaggi più lugubri della storia, pur di salvare lei, senza rimorso, senza rimpianto, pur di farla vivere...
Coinvolgente, disperato, toccante, personale, molto personale, ennesimo splendido libro di questo autore davvero bravo, lontano anni luce dalla ruffianeria di altri più citati...
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