Invidia maschile ed invidia femminile

Ciao a tutti!
Nelle ultime settimane parlando con vari amici e in vari forum ho avuto la conferma di alcuni atteggiamenti di talune persone, atteggiamenti che definire infantili è un complimento eppure sono spacciati per sinonimo di "essere un vero uomo", "la donna con le palle" e via discorrendo.
A cosa mi riferisco?
All'invidia maschile e femminile.
In questo non c'è proprio nessuna differenza di genere: quando si è imbecilli, lo si è allo stesso modo e magari usando pure un linguaggio simile.
Esempio banale della donna invidiosa: se guarda un telefilm o un film che le piace, dove il protagonista maschile le fa andare il sangue al cervello, tende a sminuire la lei di turno con frasi come "Se la tira", "non ha spessore", "è solo una bamboletta, ma c'è di meglio in giro" questo indipendentemente dal fatto che sia vero o meno.

Anzi spesso ad essere massacrati sono personaggi femminili molto belli e profondi, che hanno svariate sfaccettature, al momento mi viene in mente Tara di Sons of Anarchy, massacrata impunemente da moltissime fan della serie tv in quanto compagna del bellissimo Jax, che pure a me piace molto, non lo nego, ma questi atteggiamenti proprio non li capisco.
Tara nasce come la classica brava ragazza un po' vigliacchetta che ama il gangster ( che però non è solo gangster, ma pure intellettuale, sensibile, particolare), per poi diventare, via, via, la degna nuova old lady della serie, capace persino di tenere testa a Gemma Teller e metterla all'angolo.
Come dice la mia amica Simo: Sutter l'ha plasmata per tre stagioni facendole fare un percorso di maturazione solido e credibile anche grazie alla sua splendida interprete Maggie Siff.
Le donne invidiose di Tara mi fanno pensare alla scena piuttosto penosa e veritiera che si vede in "Malena" dove le donne del paese, decisamente sul bruttino, osservando il personaggio della Bellucci passeggiare dicono
"Non capisco cosa ci trovino gli uomini" >_>;.
Il campo delle invidie si estende anche alle giornaliste, le quali, quando beccano un'attrice riservata, in genere le danno o della solitaria asociale o della lesbica -_-'''', come se quest'ultima cosa fosse un insulto.
E' successo con Kate Winslet, con Natalie Portman e molte altre.
Non dimentichiamoci poi la favolosa variazione sul tema che quando un'attrice sta con un personaggio eccentrico ( mi viene in mente il caso della bella Evan Rachel Wood che sta con ehm Marilyn Manson ), subito viene definita una disturbata mentale, con annessi interessanti dibattiti su giornali e tv della sua psicologia e  io mi domando SEMPRE come si possa fare il profilo psicologico di una persona che nemmeno si conosce o con cui al massimo si è scambiato due parole due per lavoro.

Non pensate che risparmio i maschietti da questo massacro, eh.
Esempio banale del maschietto invidioso (che come dicevano non è dissimile dalla donnina invidiosa): se guarda un film o un telefilm che gli piace, con la donnina di turno che gli fa girare la testa ( e anche qualcosa d'altro), se ci sono due lui, tende a parteggiare per il più anziano ( anche se quest'ultimo ha un rapporto di grande amicizia con il lui più giovane), tendendo a massacrare il più giovane con frasi molto molto... come dire... originali?
Giudicate voi:
"Bamboccione arrogante", "Belloccio senza mordente, non regge il confronto con l'altro attore" "Non capisco cosa ci trovino le donne" bla bla bla... la conoscete la solfa...
Questa storia è successa tante tante di quelle volte che ormai mi sono rassegnata a sentirla, ieri però nell'andare a cercare un po' di notissiole su Fringe, mi becco una recensione, anche molto ben fatta delle prime due stagioni ( benché non sia del tutto convinta su talune critiche alla seconda: per me la peggiore resta la quarta), con annesso sacrosanto elogio al grande attore shakespeariano John Noble  e al suo particolare meraviglioso personaggio, Walter Bishop e al suo perfido alter Walternate, poi gli osanna ( anche qui sacrosanti) per la splendida Anna Torv e la sua intrigante Olivia e, udite, udite, un massacro senza appello, di Joshua Jackson e pure del personaggio di Peter Bishop definito naturalmente "belloccio arrogante" O_o...
Ora prima cosa ci tengo a precisare che non sono mai stata una fan di Jackson, chi mi conosce sa che ai tempi di Dawson Creek mi faceva venire l'orticaria, ho persino riprovato a tentare di rivedere questa indegna serie tv, niente è inguardabile e lui incapace come tutti gli altri, all'epoca davvero "belloccio inespressivo"
Ebbene, ebbene chi però ha un briciolo di onestà intellettuale si renderà conto dell'incredibile maturazione di questo attore, capace di trasformarsi da attorucolo di brutte serie tv per adolescenti ad attore solido e pure bravo sceneggiatore ( per chi non lo sapesse fa parte del team di sceneggiatori di Fringe, quindi proprio imbecille non lo definirei), dando mille sfumature ad un personaggio difficile come il giovane Bishop.
A proposito di quest'ultimo, al di là di quello che si possa pensare del suo interprete, ridurlo ad arrogante belloccio mi pare un tantino fuori luogo:
1-Il Peter delle prime due stagioni non è certo arrogante, ma solo chiuso in se stesso per un'infanzia ed un'adolescenza che definire infelici sarebbe riduttivo.
2-Vorrei vedere lor signori se fossero capaci di riuscire a perdonare il padre, dopo quello che gli ha combinato ( e sappiamo che gliene ha fatte tante: Walter stesso lo dice!) e a costruire, lentamente, un solido rapporto con lui. Emblematica, dal mio punto di vista, è la scena in cui va da Olivia, mezzo ubriaco dicendo
"Volevo ringraziarti perché è per te che ho un rapporto con lui". Scena della prima stagione peraltro.
Che poi è ridicolo detestare Peter e amare Walter quando questi, alla faccia dei tanti padri pronti a fare i fighetti anche a 90 anni, adora il figlio sopra ogni cosa e fa di tutto per renderlo felice e non solo per redimersi!
Debbo riconoscere che per fortuna non tutti gli uomini hanno questo atteggiamento di sufficienza, così come non ce l'hanno tutte le donne, sia chiaro non dico che un attore o un'attrice debbano piacere per forza, come direbbe il mio amico Sauro, "la faccia da c... è la faccia da c... è una roba a pelle, non si cambia", succede pure a me di detestare delle attrici considerate belle e brave ( Sauro mi perdonerà ma proprio non reggo la sua Michelle Williams), il problema non è quello.
Il problema è proprio l'atteggiamento da asilo infantile della gara "a chi ce l'ha più lungo", "per dimostrare di essere uomo debbo schifare gli altri uomini" o "per dimostrare di essere una vera donna con le palle debbo sempre guardar male una bella donna" >_>...
Non sarebbe ora di finirla?
Basta con questi atteggiamenti rancorosi ed invidiosi se uno o una del proprio sesso ha qualcosa che noi non abbiamo e basta anche la guerra tra i sessi, basta!
un po' di sana solidarietà senza barriere sessuali? Un po' di sincera ammirazione? Non è forse bello vedere splendide amicizie tra uomini o tra donne o pure intersessuali?
Non ne posso più, veramente, degli atteggiamenti da asilo, anzi peggio perché almeno i bambini piccoli sono piccoli e se li sgridi capiscono, queste sono persone adulte o considerate tali!
Scusate il malloppo e buona Immacolata!
Silvia


Commenti

Rita la fata dei sogni ha detto…
Ancora una volta mi trovo assolutamente d'accordo! Impariamo ad apprezzare quanto di buono c'è nell'altro tentando di superare i nostri limiti, stimolati unicamente dalla voglia di migliorarsi e non dalla paura di un sano confronto!
ImpiegataSclerata ha detto…
Concordo in pieno.
E lo dico da persona che ha guardato Fringe dalla prima puntata nonostante Joshua Jackson nella pubblicità preinizio di serie quasi mi fece cambiare idea. Poi decisi di dargli una possibilità e non me ne sono mai pentita.
Unknown ha detto…
Hai un blog carinissimo e da oggi anche una nuova follower!Ti seguo volentieri!
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Colgo l'occasione per augurarti buon fine settimana!
Laura ha detto…
Eh, l'invidia è un brutto affare per chi ne soffre, cioè a tenersi bassi il 99% dell'umanità! Da piccola mio padre mi citava sempre il vecchio detto “Se l'invidia fusse febbre tutto il mondo ce l'avrebbe". A me pare proprio una autoprocurata sofferenza del tutto inutile. Mica nego che anche a me capita che mi piacerebbe avere qualcosa che non ho e magari vedo che ce l'ha qualcun altro ma mi mette al massimo un po' di malinconia, ma detestare e disprezzare quella persona o parlarne male... perché? Fatica sprecata, non ti fa ottenere quello che non hai o non sei e ti si ritorce contro perché l'unica che ci sta male sei tu. Una mia ex amica è così e infatti stava sempre a guardare se io o altre avevamo qualcosa in più rispetto a lei e rosicava e si rendeva antipatica, e tutta la sua personalità se l'è costruita, inconsapevolmente certo, intorno a questo difetto, e ovviamente è una personalità di me**a, appunto ora è una mia ex amica...
Kris Kelvin ha detto…
Argomento interessantissimo Silvia. Ti ho risposto in privato su Facebook, perchè ho dovuto produrre a mo' di esempio un fatto che mi è accaduto personalmente e preferisco (per ovvie ragioni) non rendere pubblico.
Complimenti per la riflessione, bel post.
Sauro
Silvia Azzaroli ha detto…
Grassie a tutti carissimi per le vostre preziose testimonianze!!!
@Baba= Stessa cosa, lo confesso, poi appunto come te ho deciso di dargli una possibilità e non me ne sono pentita. E' proprio bravo: ad avercene di attori giovani così nelle serie tv, spesso sono delle triglie lesse con il carisma di un comodino!
@Polvere di Stelle=grazie per i complimenti! Sono contenta di sapere che passerai spesso a trovarmi!
E grazie per l'invito al giveway: proverò a partecipare!
@Laura=che "bella" collega, una vera serpe, ne ho conosciute di persone così, che mi hanno fatto letteralmente mobbing sul lavoro. Hai fatto bene a liberartene!
@Kelvin/Sauro= mi fa piacere che trovi l'argomento interessante^_^ e grazie anche del tuo pm privato, spero ti sia arrivata la risposta!

Un abbraccio a tutti!
Alex Ricci ha detto…
Ciao Silvia. Questo post mi era sfuggito! Assolutamente d’accordo, una cosa è “maledire” in senso positivo il compagno/a di qualcuno che si apprezza (come succede a me), questa può essere sana invidia ironica, una cosa è non riconoscere il talento: basterebbe un minimo di obiettività e coerenza… ;)

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