"La fortuna di Cookie" di Robert Altman - Pensieri sparsi

Film del 1999 con un cast sontuoso Patricia Neal (protagonista del primo indimenticabile Ultimatum alla Terra), Glenn Close, Julianne Moore, Liv Tyler, Charles S. Hutton, Chris O'Donnell.
Ieri sera l'ho rivisto dopo secoli e poi sono andata in giro a leggermi alcune recensioni italiane.
Ho notato che Hutton(che ha una discreta filmografia) non viene mai nominato in nessuna di dette recensioni, pur essendo uno dei protagonisti, Willys, il migliore amico di Cookie, ingiustamente accusato della sua morte.
La più nominata del cast è Glenn Close e, tra i tanti commenti positivi spicca un delirante "La sua presenza nel cast rende tutto più pesante visto che lei è antipatica di natura" non mi meraviglia che Il Giornale scriva certe scemenze (il personaggio della Close è la cattiva quindi è per forza antipatica), quanto che il Cinematografo, rivista di solito seria, dia spazio a sta roba nelle recensioni e a nient'altro.
Liv Tyler si ritrova a ricevere codesto "complimento":
Per una volta si dimentica di essere bella per essere brava.
Che tu dici boh che significa?
Ma il colmo dei colmi è la definizione di Altman "minore e poco graffiante" con zero accenni alle feroci critiche che il film, acclamato assai all'estero, fa alla provincia americana, con un finale a sorpresa, spietato e cattivissimo che non svelo perché va visto.
La sorpresa finale, che dura poco, ma è oggettivamente chiara e pesante, mi pare sia stata colta da pochi dei nostri "giornalisti" occupati a scrivere scemenze.
Ho visto invece recensioni migliori tra i cinefili e blogger nostrani.
 
 
 
 

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