Le Iene normalizzano violenza e minacce.

Buon giovedì a tutti!
Ho trovato un articolo molto interessante su un blog riguardo alla trasmissione di pseudo informazione "Le Iene", vorrei ricordare che questa gente è quella che appoggiava Vannoni e il suo discusso metodo Stamina, ha assolto in diretta degli stupratori e ora ci regala anche quello che leggerete qui sotto.

Le Iene normalizzano violenza e minacce.

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La mia mamma me lo dice sempre: “Non guardare la tv, tesoro, che poi ti tocca fare un mese di rehab per via dell’overdose di stronzate che te tocca vedè.” Ma io sono cocciuta.
Ieri sera zompettando tra una canale e l’altro finisco su Italia 1 e mi imbatto ne “Le Iene”. Già mi stavano un po’ sul cazzo da quando hanno dato voce a due (presunti?) stupratori in modo indegno, senza contraddittorio – di  fatto assolvendoli in diretta televisiva e dopo aver visto Lucci molestare verbalmente la ministra dei rapporti col parlamento solo perché è una bella ragazza . E vabbé, mi sono detta, bisogna ammettere però che spesso si mettono nei panni di coloro che subiscono dei torti, diamo loro una terza possibilità.
Ecco, MAI dare terze possibilità.
No, nemmeno se il Twerkatore vi fa ridere.

Ad un certo punto parte un servizio dal titolo strappalacrime: “Un padre alla ricerca di suo figlio“. Per chi si fosse perso questa perla, potete rivederlo QUI, ma se non avete voglia di vederlo ve lo riassumo.
La Iena Luigi Pelazza ci presenta un tizio dall’aspetto un po’ abbacchiato, un po’ finto-contrito, ma sotto sotto simpatico. Dal titolo pensi subito che sia vittima di uno di quei casi tremendi che coinvolgono un rapimento di minore. Invece salta fuori che il tizio comincia a raccontare (con candore, direbbe qualcuno. Con una faccia da culo incredibile, dico io!) di come si è innamorato della giovane moglie ucraina circa sei anni prima, e di come, una volta che la ragazza è rimasta incinta, abbia cominciato atradirla sistematicamente (“ogni sera una diversa” cit.! “Perché, oh, lei aveva il bambino e uno si deve sfogare”. Livello di carogna: 8). La ragazza, che non è una scema evidentemente, capisce tutto ma perdona. Peccato che lui non smetta di tradirla e lei, dopo svariate umiliazioni, lo lascia e torna nel suo paese col bambino.

Parte il piagnisteo del povero padre a cui viene impedito dalla “strega cattiva” di vedere il piccolo. Poi, tra una cosa e l’altra, Pelazza ci informa che “ops, il povero Tizio ha sbagliato. Un errorino piccino piccino: esasperato (poverino!!!) l’ha minacciata di morte, le diceva che avrebbe dato 300 Euro a qualcuno per ammazzarla, oppure di toglierle il bambino. (Livello di Carogna: 10)”.
Già qui viene da chiedersi come mai un programma che si bea di prendere le parti dei più deboli contro le ingiustizie si sia interessato al Tizio, se non per prenderlo a calci nel culo. Purtroppo la cosa non finisce. I nostri (anti)eroi caricano Tizio e lo portano in Ucraina, dove Pelazza va ad incontrare la ragazza, che nel frattempo si sta ricostruendo una vita.
Pelazza insiste con la ragazza affinché riveda l’ex marito. (Livello di Carogna: 10000). A questo punto viene fuori che lui, oltre ai tradimenti, oltre alle minacce,FACEVA AMPIO USO DI DROGHE. E il Pelazza fa come se tutto ciò fosse una sciocchezzuola  e quello di lei un puntiglio. ABOMINEVOLE.
Quando una donna, a fatica, riesce a staccarsi da una situazione affettiva deviata come quella in oggetto, l’ULTIMA COSA che dovrebbe fare è concedere un ultimo incontro, un’ultima possibilità all’ex.  Ricordate sempre che spesso, quelli che sono riusciti a strappare un ultimo incontro l’hanno usato per UCCIDERE o per tentare di farlo.
Qui, direte, c’erano le telecamere, ma il succo della questione è identico: c’è stato un PENOSO tentativo di normalizzazione delle minacce e dell’uso di droghe, nonché un atteggiamento bonario nei confronti del Tizio, che davvero non aveva ragione di essere. Forse volevano darsi l’aria di quelli che “non giudicano” e così facendo sono diventati COMPLICI.
La inducono a incontrarlo di nuovo, dicevo, e qui lui fa anche il simpatico e l’umile. Lei gli concede di vedere il bimbo via Skype, poi non si sa bene come (credo pagando…ma non viene esplicitato), le Iene riescono ad ottenere una carrambata padre-figlio e giù a dire quanto la ragazza è stata MATURA nell’aver permesso questo temporaneo ricongiungimento.
Matura? A PARTE che voglio vedere COSA l’ha convinta, ma – se da un lato riconosco i diritti di un bambino ad avere un padre – credo anche che costui debba essere un BUON padre. A fare figli sono capaci in tanti, ad essere genitori no.
Alla luce di quanto avviene quasi quotidianamente nel nostro paese, senza telecamere questa ragazza avrebbe pensato forse di fare il bene del bambino, ma in realtà sarebbe stata molto avventata.
E cercare di far passare il Tizio per un bonaccione, che alla fine dovrebbe fare pena perché ha riconosciuto i suoi errori, non cancella i tradimenti, le umiliazioni, le minacce e la violenza psicologica che la ex moglie ha dovuto subire. A certe cose bisogna pensare prima.
E a chi obietta sbandierando “i diritti di un padre”, io rispondo domandando dov’è il diritto di questa donna di vivere una vita serena e appagante con suo figlio e un marito che la rispetti in tutto e per tutto?
Perché i diritti di uno STRONZO devono valere più di quelli di qualsiasi ragazza?
Aver aiutato questo tizio getta le Iene in una luce pessima, ai miei occhi, davvero non capisco cosa dovrebbe accettare, secondo loro, una donna per essere “matura”: 1. tradimenti 2. minacce 3. droga…e poi? Una fetta di culo arrosto no?
Pessimi, pessimi, pessimi, almeno si vergognassero.


Commenti

Mauro ha detto…
Appunto: iene.
Sciacalli forse renderebbe anche meglio.
Saluti,
Mauro.
Krishel Mir ha detto…
Siamo sempre li, Silvia. Il punto è sempre lo stesso: un'informazione sbagliata nei modi, nei termini e nella filosofia che c'è dietro.

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