La Piazza dei Libri recensisce "Ho sognato Babilonia"





TITOLO: Ho sognato Babilonia
GENERE: Romanzo
AUTORE: Silvia Azzaroli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2010

 
Quando ho letto Ho sognato Babilonia di Silvia Azzaroli (Sacco editore, 2010), ho capito molto anche della scrittrice – della sua profonda intimità, intendo - come non sempre capita quando leggi determinati testi. Un libro molto sensibile e dolce, nonostante il tema sia tutt’altro: il libro infatti narra di guerra, delle crudeltà e delle assurdità che ci sono in ogni guerra, ma nonostante questo il tono rimane dolce e il tocco delicato.
Cecilie Martinelle vive a Parigi col suo gatto Rusty e lavora in una libreria, dove ogni giorno tocca con mano vecchi libri pieni di ricordi che pulsano di passato. Un giorno, dato che il suo cuore per metà è già lì, decide di partire per Babilonia – l’odierno Iraq – come assistente di una spedizione per conto del Museo Archeologico di Londra capitanata da Matthew e Jacqueline Lanster, rispettivamente suo cognato e sua sorella. Qui Cecilie tocca con mano la guerra: il loro compito, infatti, è quello di trovare e salvare i reperti del passato di questa splendida civiltà, ma naturalmente, dato il contesto che li circonda, non possono esimersi dall’esprimere giudizi per lo scenario che si trovano davanti. Tutto in realtà sembra avere il sapore della morte in Iraq: cadaveri, attentati kamikaze, e perché no, anche l’invasione di forze militari straniere comunque mal viste, in quanto, alla pari di quelli che si fanno esplodere per conto di organizzazioni terroristiche, portano morte e distruzione nei loro raid non sempre calibrati. 
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