Ometti verdi o super intelligenza: digressioni "a caso" sul tema: siamo soli nell'Universo? (PARTE 1)

Intanto un caloroso saluto ai miei quattro lettori, come avrebbe detto un "tale" Carlo Lorenzini, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi, e che per fortuna sua, scrisse Pinocchio anni e anni fa; sinceramente non so se ancora quel bellissimo libro lo facciano leggere o meno alle elementari, ma son persuaso che, dopo poche pagine, le domande sarebbero più o meno: "signorina maestra.... ma Pinocchio viene dall'Ikea?".... Ok, ho già scritto 3 o 4 bojate in nemmeno 5 righe..... forse sarà meglio collegare il cervello, e fare il serio!

Come avrete intuito dal titolo, ho il piacere di disquisire, o almeno di provare a disquisire a proposito di un argomento che fin dagli albori è stato oggetto di numerosi, infiniti dibattiti e discussioni, in cui alla fine non si arriva mai a nulla di certo, ovvero l'esistenza o meno, "là fuori", nello spazio profondo, di altre forme di vita, che abbiano un qualche punto di contatto con la nostra, ovvero in primis dell'intelligenza (a volte vedendo certi comportamenti "intelligenti" dell'uomo, uno si augura che NON esistano altre forme di vita, perchè noi siamo più che sufficienti!). Come per ogni cosa, ognuno ha la sua personalissima ipotesi, del resto a tutt'oggi c'è chi asserisce che la Terra altro non è che un disco piatto, che poggia sul dorso di una tartaruga, che a sua volta poggia su un'altra, e così via...... tengo a precisare fin d'ora che io pure ho le mie idee, personalissime anch'esse, e essendo oltretutto, nulla più, anzi null'altro che un individuo che si diletta nel leggere articoli e basta, non ho certo la pretesa di imporre nel modo più assoluto le mie idee, ma perseguo il solo scopo di illustrare il mio umilissimo, personalissimo punto di vista, che si basa su ciò che ho potuto leggere in giro tra libri e rete; ripeto, nel modo più assoluto ho la pretesa di dire una roba che suoni più o meno così: "sto portando la Luce, la Verità, unitevi vicino al Tempio, ascoltatemi e diffondete il Verbo!" (Se l'articolo si dovesse interrompere bruscamente, è molto probabile che siano venuti a prendermi con l'ambulanza!).
Qual'è la probabilità che esistano civiltà extraterrestri? Per misurarla, gli astronomi utilizzano l'equazione di Drake. Se N (il cui valore è compreso tra 0 e 1) è uguale a 1, la probabilità che esistano civiltà con cui possiamo entrare in contatto è del 100%. Ma quali sono i fattori che determinano il valore dell'equazione di Drake?
  • il numero delle stelle presenti nella Galassia (N*);
  • la frazione di stelle che, come il Sole, hanno sistemi planetari (Fp);
  • il numero di pianeti con condizioni simili allla Terra, che sono cioè adatti allo sviluppo della vita (Nt);
  •  la frazione di pianeti adatti su cui ha effettivamente avuto origine la vita (Fv);
  • la frazione di pianeti abitati su cui si è sviluppata l'intelligenza (Fi);
  • la frazione di tali pianeti dove sia emersa una civiltà sufficientemente evoluta e disposta a comunicare (Fc);
  • la frazione della vita del pianeta durante la quale tale civiltà esiste (Fe).
Ecco quindi l'equazione nel suo complesso: N = N* Fp Nt Fv Fi Fc Fe

Come ho più volte ripetuto, anche tra queste pagine, la matematica non era il mio forte, o meglio, non mi applicavo, ritenevo decisamente più importante ascoltarmi i Litfiba a palla col fidato walkman, o giocare a Tetris con il Gameboy, ovviamente attaccato alla presa elettrica....e quindi come dicevo, non essendo la matematica il mio forte, non è che posso dire più di tanto circa questa benedetta equazione, se non che il risultato, se svolta correttamente, sarà compreso tra 0 e 1, e come sopra scritto, 0 significa no alieni, a parte Leo Messi e Leonardo da Vinci, mentre 1 significa che sono da qualche parte, e sono anche di molto furbi, visto si tengono alla larga dallo schifo in cui ci siamo cacciati!!!
A parte le facili ironie, per parlare di alieni, è necessario fare un discorso un pò più in generale, e seppur brevemente, iniziare il discorso partendo dal Big Bang, e una inevitabile premessa.
Secondo le teorie più recenti, il nostro Universo è "saltato" fuori praticamente dal nulla al momento Zero, convenzionalmente chiamato Big Bang; la fisica, per come la conosciamo, ha senso solo a partire da QUEL preciso istante in poi, prima NON sappiamo, non possiamo sapere cosa c'era, semplicemente perchè non ha senso chiedersi cosa c'era (so che NON ha senso dire che una cosa NON HA SENSO, ma se alcuni di voi conoscono Micho Kaku avete capito cosa intendo!), e noi contiamo il tempo a partire dal momento del Big Bang, avvenuto circa 13,7 miliardi di anni fa. O 137 milioni di secoli, se vi piace di più.
Questi 13,7 miliardi di anni, forse qualcosa in più secondo le stime più recenti, e ipotizzando che l'Universo sia una sfera (nota bene: una sfera tridimensionale in uno spazio a quattro dimensioni, quando una sfera "normale" è bidimensionale "immersa" in uno spazio tridimensionale..... spiazza... lo so!), altro non sono che il raggio di questa ipotetica sfera; dico ipotetica perchè ovviamente non esiste un "altrove" per poterla osservare dall'esterno..... se vi gira la testa tranquilli, è normale...... più o meno tutti sappiamo come calcolare la circonferenza di un cerchio: raggio x 2 x pi greco, e con i numeri in gioco, il risultato è assolutamente enorme, al punto che, arrivati a queste dimensioni, nemmeno l'anno luce (ovvero i miliardi e miliardi di km che percorre la luce in un anno) basta più, e dobbiamo ricorrere ai  parsec, o addirittura ai megaparsec.
Questo per dire che l'Universo, come suggerisce il fisico Stephen Hawking è finito ma senza confini, un pò come la Terra, ha una superficie finita ma sconfinata, non esiste un "bordo" oltre il quale non si può più andare. Fatte le dovute proporzioni, l'uomo, l'unico essere attualmente capace di "penetrare" il significato del Cosmo, e di risalire con l'intelletto alle origini della storia, altro non è che una misera, ehm, scorreggia immersa nelle sconfinate distese intergalattiche...... voglio dire.... siamo solo delle misere "formichine" intente a vivere le nostre vite, su un pianeta roccioso e per gran parte composto d'acqua, che si chiama pianeta Terra, o Gaia, volendo parlare in termini un pò più prosaici.
Il nostro piccolo ammasso roccioso, si trova a errare pigramente, da oltre 4,5 miliardi di anni, intorno a una banalissima stella gialla di medie dimensioni, e del tipo più comune che esista, ovvero il Sole, distante da noi circa 150 milioni di km (ricordate come si calcola la circonferenza? In questo caso è un ellisse, ma quando vi dicono "non si va mai da nessuna parte", tenete a mente che ogni anno "vagabondiamo" nel cosmo per oltre 450 milioni di km!).
Il nostro Astro, con tutto il suo caravanserraglio di pianeti, satelliti, asteroidi e planetoidi, gira, e gira, e gira "pigramente" attorno al suo baricentro galattico, nella quiete di un braccio periferico della nostra Galassia, la Via Lattea, la quale a sua volta, danza quieta e taciturna, attorno alle sue "sorelle" del gruppo locale, che a sua volta spiraleggiano insieme alle altre galassie del superammasso, e per quello che ne possiamo sapere, l'Universo stesso è in rotazione attorno...... boh, attorno a cosa non si sa, non potendo "uscire" fuori per dare un occhiata...... il problema è che detta in questi termini, sembrerebbe che Terra, Sole e Galassia, compiano questa specie di danza tribale ben "abbracciati" l'un l'altro, il che è vero, grazie alla gravità, ma va tenuta ben a mente una cosa, cioè la distanza.
Proviamo a rimpicciolire la Terra, il Sole e compagnia bella a dimensioni a noi comprensibili.
Se rimpiccioliamo il Sole fino a essere grande come un'arancia, la Terra sarebbe un misero fagiolino, e orbiterebbe a circa 3 km di distanza...........
Solo che pure a queste scale, la Galassia, la nostra galassia, sarebbe ancora troppo grande per capirci qualcosa; allora proviamo a rimpicciolirla, e farla diventare grande come la famosa arancia: ecco che allora il Sole diverrebbe "grande" quando un granello di sabbia, e si troverebbe a "bighellonare" nella più remota periferia della nostra arancia.... se vi domandate che dimensioni avrebbe la Terra a questa scala, beh..... sarebbe più o meno miliardi di volte più piccola del granello di sabbia/Sole......
Arrivati a questo punto, dobbiamo rimpicciolire ancor più la nostra scala, per poter parlare in termini comprensibili, dello spazio che esiste tra galassia e galassia: prendiamo la Via Lattea, la nostra arancia succulenta, e comprimiamola, fino a farla diventare grande quanto un pisello, un cece, o ciò che più vi aggrada. Fatto? Bene, guardiamoci intorno, e vediamo quanto sono distanti le altre galassie: non le vedete vero? Normale, la galassia più vicina, il fagiolo più prossimo alla Via Lattea (seppur vincolato indissolubilmente dalla gravità), si trova a oltre 10 km di distanza....... Numeri da capogiro, numeri che possono far vacillare le nostre menti, abituate a rapportarsi con misure comprensibili, quindi sentitevi liberi di fare una pausa, e bere un caffè, se lo ritenete.
Ok, questa doverosa premessa era per farci rendere conto di quanto "spazio" c'è nello spazio: così tanto che se ipoteticamente potessimo partire per un "giro turistico" dell'Universo, se mai riuscissimo a avere il tempo per poter tornare di nuovo al punto di partenza, probabilmente l'Universo stesso non esisterebbe più....
Ma adesso proviamo a affrontare il nocciolo della questione.
Intanto, già solo nella nostra Galassia, ci sono almeno centinaia di migliaia, se non milioni, di stelle come la nostra, e altrettanti pianeti simili al nostro, oltretutto alla distanza giusta dal proprio Sole. La distanza dal Sole è un fattore chiave nell'ottica dello sviluppo di vita; esiste la vita sulla Terra proprio in virtù di una distanza tarata ad hoc: basterebbero "pochi" milioni di km di distanza in più o in meno, perchè la Terra fosse invivibile, o una palla di ghiaccio, o di fuoco, a seconda dei casi.
Comunque, tenendo a mente che solo nella nostra Galassia, pianeti simili al nostro sono sicuramente migliaia, probabilmente più, e che la nostra Galassia è solo una delle oltre 100.000.000.000 (CENTO MILIARDI) che popolano l'Universo, beh, viene naturale pensare che non siamo soli, se non altro sarebbe abbastanza presuntuoso ipotizzare che tutto questo sia stato creato per essere contemplato e compreso dall'animale-uomo, o perlomeno questo è il mio umilissimo punto di vista.
Purtroppo, e c'è sempre un purtroppo, intervengono due fattori chiave che non possono in alcun modo essere trascurati in tutto questo: le enormi distanze, e la velocità della luce.
Cominciamo dalla seconda: la velocità della luce è altissima, circa 300.0000 km al secondo nel vuoto, ma quando si confronta con le enormi distanze intergalattiche, la pur velocissima luce, comincia a essere lenta come una tartaruga.
Un esempio vale più di mille parole: la luce impiega circa otto minuti per giungere dal Sole a noi, ovvero, se ipoteticamente il Sole di colpo si spengesse, noi lo verremmo a sapere solo dopo otto minuti..... questo ci significa due cose: che le distanze sono veramente enormi (e la distanza Sole-Terra è nulla, come vedremo fra poco), e che quando guardiamo oggetti distanti, guardiamo indietro nel tempo, ovvero, tornando all'esempio precendente, quando guardiamo il Sole "adesso", in realtà vediamo il sole di otto minuti fa..... (a titolo di curiosità, sono stati recentemente scoperti Quasar vecchi di 13,4 miliardi di anni: osservarli significa osservare l'Universo com'era da giovane, 300 mila anni dopo il Big Bang; d'altro canto è pure probabile che adesso quei Quasar siano morti da chissà quanto, ma data la distanza, noi siamo stati raggiunti dalla loro luce solo adesso!).
In estrema sintesi: ritengo altamente probabile che non siamo soli, ma allo stato attule delle cose, la distanza, e la velocità della luce, pongono un grosso ostacolo: la stella più simile al nostro Sole, e soprattutto, più "vicina", è Alpha Centauri, che si trova a quasi 5 anni luce da noi, alias, la luce impiega quasi 5 anni a percorrere la distanza che ci separa.......è necessario precisare che la velocità della luce è un limite invalicabile, e soprattutto, può essere raggiunta solo da oggetti sprovvisti di massa. L'uomo non potrà mai raggiungere la velocità della luce, semplicemente perchè Einstein ci insegna che E=MC2, che tradotto in soldoni,significa che aumentando la velocità aumenta anche la massa, in maniera esponenziale, ovvero, la massa aumenterebbe pressochè infinitamente, in altre parole, è impossibile che raggiungeremo mai questo limite (attenzione, l'impossibile di oggi è il probabile di domani, il certo di dopodomani, ma su questo punto, credo che sia veramente un limite invalicabile).
Con le tecnologie attuali, possiamo ragionevolmente sperare di costruire razzi che viaggino a circa 30.000 km all'ora, contro i 1.080.000.000 della luce, ovvero, il nostro mezzo più veloce è 36.000 volte (!!!) più lento della luce: quindi, se la luce impiega quasi 5 anni per fare la distanza Terra-Alpha Centauri, a noi servirebbe un tempo 36000 volte più lungo, e ripeto, Alpha Centauri è la stella più vicina! Per oggi comunque credo possiamo fermarci qui, riprenderò quando vi sarà passato il mal di testa!
FINE PARTE 1

Commenti

Silvia Azzaroli ha detto…
Bell'articolo socio, alcune cose già le conoscevo, altre no. Mi piace come hai esposto la questione delle proporzioni tra Terra (io so che viene chiamato anche Pianeta Azzurro dagli scienziati: Gaia è nome recente), Sole e Via Lattea. Interessante anche la questione della velocità luce che chissà se un giorno potrà essere superata. Attendo il seguito per sapere cosa ci dirai degli alieni
Anonimo ha detto…
mi fa piacere che l'articolo venga apprezzato.... soprattutto è stato un parto lungo e travagliato.... a un certo punto ero persuaso di buttare via tutto, tanto mi ero incartato..... cmq le proporzioni sicuramente non saranno proprio quelle, in ogni caso rende piu l'idea cosi che quando si usa le notazioni esponenziali; non so te, ma io tra un 10 elevato alla 9 e un 10 elevato alla 13, mi sembra sempre di avere a che fare con numeri piccoli, o quanto meno non troppo differenti, mentre in realtà tra l'uno e l'altro corrono quattro ordini di grandezza, alias il primo è diecimila volte piu piccolo dell'altro...... cmq l'intento era intanto di dare un'infarinatura, e "calare l'asso" alla prossima puntata!
zeb ha detto…
qualcuno ha un moment??...a parte gli scherzi...bell'articolo...molto bigbangtheory :-)
Krishel Mir ha detto…
Aspetto il seguito anche se molte delle cose che esponi le sapevo già. Gaia è si un nome recente - anche se si rifà alla mitologia greca e alla Dea Gaia - e viene usato poco dato che è legato alla teoria per cui il nostro pianeta sia in realtà un organismo senziente.
Mauro ha detto…
Allora, da bravo fisico, faccio il rompiballe e cambio le carte in tavola :)

Io ritengo la domanda sull'esistenza di altre forme di vita nell'universo malposta.
Nel senso che la biologia, la fisica, la chimica hanno più volte chiarito che il fatto che la Terra sia l'unico pianeta dell'Universo con forme di vita sia per lo meno "improbabile".

Le domande vere sono altre due:
1) Che biologia hanno eventuali altre forme di vita?
2) È realistico pensare un giorno di trovarsi a faccia a faccia con esse? (Intendo il vederle, il poterci intereragire èun'altra domanda ancora).

Alla domanda 1) per ora non è possibile rispondere.
Alla domanda 2) credo (opinione personale, sia ben chiaro) che la risposta sia semplicemente no.

Saluti,

Mauro.
Anonimo ha detto…
Intanto ringrazio tutti quanti per i Vostri commenti, visto che chiaramente, uno dei motivi per cui uno scrive, è dare spunti per conversare.
Gentilissimo Mauro, io sinceramente non ho basi fisiche per poter dire altro che la mia personalissima opinione, ma ho l'intima convinzione che, essendo l'universo veramente ma veramente grande, qualche altra forma di vita ci deve essere! Non so se saranno altre forme di vita simili alle nostre, esseri basati sulla chimica del silicio invece che del carbonio, magari sono i pianeti e le stelle a essere esseri senzienti, che formano una specie di gigantesca rete neurale, una specie di universo che si autocontempla! Ad ogni modo, ben lieto di scambiarsi le opinioni, d'altronde ritengo molto bello confrontare le nostre idee, a patto che il dialogo sia costruttivo e non distruttivo, e con questo non mi sto riferendo a nessuno dei presenti! A presto

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