Il Trono di Spade: Freccero replica all'AIART



Buon giovedì!
Come vi dicevo ieri l'AIART, associazione di telespettatori cattolici ha scritto alla Rai chiedendo la sospensione de "Il Trono di Spade", per la cronaca questi simpaticoni avevano scritto:

«il programma è volgare, pornografico con insistite scene di violenza e di sesso, quasi gli autori fossero impegnati ad ottenere l’oscar della depravazione. E’ tollerabile che la Rai, servizio pubblico, alle 21 entri con un programma a luci rosse nelle case degli italiani? Si obietta che basta cambiare canale per non subire lo squallido programma: certo, ma perché in un Paese civile si deve sopportare l’incultura del servizio pubblico radiotelevisivo? La risposta amara è semplice: chi viola il buon senso e sperpera danaro pubblico è sicuro di non incorrere in sanzioni; chi dovrebbe erogarle è in tutte altre cose affaccendato!»

Ebbene è notizia di oggi che Carlo Freccero, direttore di Rai4, canale su cui va in onda la serie ha risposto a tale associazione in questo modo:


Il Trono di Spade affronta contenuti adatti a un pubblico maturo, e come tale viene trasmessa da Rai4, con tanto di bollino rosso e alcuni tagli per il passaggio in prima serata. La brutalità e la sessualità del Trono di spade non hanno però lo scopo di titillare o traviare il pubblico, ma di trattare il mondo diegetico con il realismo imposto dal racconto in modo relativamente inedito per il genere fantasy. Senza le situazioni criticate da AIART, il senso di pericolo e la descrizione delle pulsioni dei protagonisti verrebbero a mancare, falsando completamente il ritratto, fantastico ma verosimile di uno spietato gioco di corte pseudo-medievale. Sarebbe come chiedere di rimuovere dalla mitologia le azioni più crudeli degli Dei o di espungere dalle tragedie greche i passaggi più violenti, come la morte di Clitennestra nelle Coeffore di Eschilo.

In realtà gli autori si sono impegnati non solo a ottenere ampi riscontri di pubblico, ma pure a guadagnare o a concorrere fino alle fasi finali, dei principali premi della TV Americana e fantastica. La prima stagione per esempio ha vinto lo Hugo Award e il più antico e prestigioso Peabody Award con queste motivazioni: «Il Trono di Spade va molto al di là di un fantasy di routine, provocando domande sull’essenza del potere e dell’impotenza, sul desiderio di regnare e sull’atto stesso del regnare. […] Il trono di Spade riceve il Peabody Award per aver interrogato il concetto di autorità all’interno di un contesto d’intrattenimento ma tematicamente ricco». Senza poi contare i moltissimi riconoscimenti tecnici e al cast ottenuti, oltre alle nomination come miglior serie drammatica ai Golden Globes e agli Emmy Awards. 
Ha ricevuto attenzione da parte di vari studiosi che gli hanno dedicato pubblicazioni filosofiche, ed è universalmente riconosciuta come uno dei vertici assoluti della Tv di Qualità.

Fonti: Serial Minds e TeleBlog

Epico Freccero! Non ho altro da aggiungere!


Commenti

ImpiegataSclerata ha detto…
Ma non bastava già il MOIGE? Questi qui mancavano.
Bellissimo: ma perché in un Paese civile si deve sopportare l’incultura del servizio pubblico radiotelevisivo ecc ecc ecc..
Io direi: ma perché in un Paese civile si deve sopportare che alcuni, che non sono la maggioranza, cerchino di dettare legge?
Che si facciano piombare la TV che roba pura e innocente a prova di qualunque critica in TV non se ne trova.
Silvia Azzaroli ha detto…
Esatto Baba -_-... ma che gente scassa: ma che si rinchiudano in un monastero e buttino via la chiave
Locomotiva ha detto…
ottimo il tono, del professore paziente che tenta di spiegare all'alunno un po' tonto facendolgli to-tò sul testolino di legno.

Che gente così non va insultata, va presa per compatimento: poveri ciccini, non son cattivi, è che non ci arrivano...
Silvia Azzaroli ha detto…
Ahahaha quanto hai ragione Fabio: vanno davvero compatiti questi
ImpiegataSclerata ha detto…
Mi è venuta in mente una cosa (per la quale mi stò letteralmente sbellicando dalle risate): dopo aver letto la letterina di questo esimio appartenente all'AIART, nella mia banale mente da normodotata è sbocciata l'idea di informarmi un po' sull'argometno e di guardare qualche puntata.
Mi sa che non si sono resi conto che più cercano di boicottare il programma televisivo/film "brutto e cattivo" di turno e
più la gente si interessa all'argomento.
Saluti a tutti e vado a continuare a sghignazzare mentre cerco qualcosa sul tubo del Trono di Spade, alla facciaccia di tutti i censuratori di questo mondo bello e vario.

Post popolari in questo blog

Fringe - Sono già passati due anni.

Fringe e i libri molto particolari