Genova per Noi - Funerali dei lavoratori del porto di Genova




Senza volere fare nessuna polemica mi chiedo perché nei vari eventi sportivi e di intrattenimento non si faccia mai un minuto di silenzio quando muore un lavoratore.
Addio ragazzi, uomini, padri e figli del porto di Genova.
Un abbraccio a tutti coloro che piangono la vostra scomparsa.

Commenti

Krishel Mir ha detto…
Perchè... show must go on. Semplice.
Silvia Azzaroli ha detto…
:( che roba triste ma vera.
Alex Ricci ha detto…
Eh sì, non polemizziamo, di certo un'altra tragedia che, come spesso in questo paese, si poteva evitare. Un grande abbraccio anche da parte mia.
ImpiegataSclerata ha detto…
Ancora non mi capacito.
R.I.P.
Anonimo ha detto…
Avendo lavorato circa 10 anni nei trasporti, avevo a che fare con il porto di Genova, perchè un giorno si uno no, imbarcavamo/sbarcavamo semirimorchi da/per Tunisia e Marocco (non fisicamente io, in quanto lavoravo in ufficio), e l'idea che mi son fatto è che queste tragedie sono figlie del perseguire a tutti i costi il massimo profitto con la minima spesa, ma quando cerchi di aumentare i profitti, e contemporaneamente vai a limare le spese, non potendo limare costi fissi e certi come gasolio, benzina, tasse portuali diritti doganali ecc., dove vai a raschiare? Nella sicurezza..... ed ecco che invece che fare 4 turni di 6 ore, ognuno coperto da personale fresco e riposato, siamo arrivati al punto di personale che facendo rotazioni a CDC, deve fare il doppio turno....... ma è lampante che, trattandosi di lavori in cui basta un nano secondo di distrazione affinchè succedano disastri, ergo, basterebbe una normativa in cui è vietato, nel modo più assoluto l'uso del doppio turno, e di personale NON qualificato..... in quasi dieci anni, sono tanti ma tanti i "Camalli" (operai portuali, come li chiamano a Genova, Krishel correggimi se sbaglio ma credo di no!)che hanno perso la vita, perchè in nome del profitto, as usual, si sacrificano le più elementari norme di sicurezza sul lavoro, e il lavoratore, purtroppo, onde evitare di perdere il posto, è costretto a chinare la testa e obbedire, con la connivenza dei sindacati........
Sul commemorarli durante le manifestazioni sportive, credo che se devono fare come allo stadio, ovvero 10 secondi di silenzio e i restanti 50 con le opposte fazioni che si mandano a fare in culo, forse è meglio così!
Emanuele ha detto…
Quando accadono queste tragedie viene proprio da pensare, noi infatti ci lamentiamo chissà quante volte di cose inutili, io stesso lo faccio, quando magari abbiamo molte più fortune di queste povere persone che non avevano alcuna colpa se non quella di trovarsi a lavoro nel momento sbagliato, e al posto sbagliato. Trovo che sia una cosa immensamente stupida anche quella che esistano così tante persone, e famiglie in condizioni di assoluta povertà, e certe che sono ridicolmente ricche da potersi permettere certi lussi a dir poco assurdi, mentre le altre non possono nemmeno permettersi di garantire a loro stesse la sicurezza sul lavoro. Che spreco di vite...
Silvia Azzaroli ha detto…
Caro Fra ed Emanuele, concordo. La sicurezza sul lavoro vale meno di zero perché la vita di un operaio è considerata meno di quella di altri

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