8 Marzo per pensare e per riflettere



Oggi è la festa delle donne. Non dirò che non apprezzo gli auguri perché li apprezzo eccome. 
E non voglio parlare dei femminicidi ma di una violenza più sottile care sorelle: è quell'espressione di compatimento che troppo spesso noto sia negli sguardi che nei discorsi scritti quando si risponde ad una donna. Non importa di cosa sta parlando la donna, la cosa grave è che troppo spesso l'opinione di una donna viene pesata meno, in qualunque ambito.
 E alcune donne pur di farsi sentire o mortificano la propria femminilità oppure si denudano. La vera parità inizierà quando non si riderà più per principio all'opinione di una donna, ma la si ascolterà con rispetto in qualunque modo sia vestita.
Auguri.

Commenti

Anonimo ha detto…
Niente di più vero.

Aggiungerei anche che c'è quella sottile forma di sessismo per cui, al contrario, una donna è tenuta in palmo di mano solo perché donna. Avanti donne in politica, solo perché fra le gambe hanno caratteristiche femminili.

E anche un'altra, quella che (e sembra un controsenso con quello che dico sopra), non vuole un Presidente donna solo perché è donna. Quella per cui quindi una donna deve dimostrare di più perché altrimenti viene considerata favorita solo perché donna.

Oddio, mi spiego malissimo, la mia oratoria ha dato tutto nel commento che ti ho linkato. :P

Comunque, riassumendo.
La vera parità sarà quando non si guarderà più il genere sessuale (e le preferenze).

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