Io non salvo il "soldato" Sallusti




Buon mercoledì!
Torniamo un po' a parlare di politica e di giornalismo, in particolare del caso Sallusti.
So che tutti, ma proprio tutti, da destra a sinistra vogliono evitargli la galera per un suo commento contro una sentenza di un giudice che aveva osato obbligare una ragazzina di tredici anni ad abortire.
Sallusti definì tale giudice "meritevole della pena di morte" per tale sentenza.
Orbene se io Silvia Azzaroli mi permettessi di dire una cosa del genere finirei dentro.
In qualunque paese del mondo, anche nelle tanto rinomate e moderne democrazie del Nord, se un giornalista osa commentare una sentenza in quel modo finisce dentro.
Non vedo perché Sallusti debba fare eccezione.
Tutto in nome della libertà di stampa.
Eh no cari miei, proprio no, la libertà non è libertà di offendere e denigrare.
La mia libertà finisce quando inizia la tua.
Ha scritto una stronzata, senza informarsi sulla sentenza, che vada dentro.
Non mi fa pena.


Commenti

Kris Kelvin ha detto…
Anche per me Sallusti merita la condanna che si è preso, però sono d'accordo a metà con quello che scrivi Silvia...
Un conto, infatti, è esprimere le proprie opinioni (e qui c'entra la libertà di stampa), un altro è diffamare.
Mi spiego: se Sallusti avesse detto semplicemente 'quel giudice merita la pena di morte' questa frase, per quanto odiosa, terribile, raccapricciante che sia, non costituisce reato. E', infatti, un'opinione. Discutibile finchè si vuole, ma tutti hanno diritto ad esprimere un'opinione.
Il fatto è che Sallusti ha detto anche una cosa FALSA: che quel giudice, cioè, avesse spinto deliberatamente e di propria iniziativa la ragazza verso l'aborto. Invece lo ha fatto solo perchè non c'era l'accordo tra i genitori, e in questi casi la giustizia è 'costretta' a scegliere.
QUESTO Sallusti non lo ha detto, ed è per questo che è stato condannato. Le opinioni si possono esprimere liberamente (anche se aberranti). Le bugie no.
Silvia Azzaroli ha detto…
Sauro le opinioni si possono esprimere, ma che mi risulta è anche un reato istigare alla pena di morte.
Detto questo diciamoci la verità che lui ha detto quelle cose contro il giudice per due ragioni fondamentali
1-Ennesimo modo per diffamare la magistratura
2-Il suo è solito attacco contro l'aborto che si porta da anni in questo paese in quanto cattolico oltranzista ed antifemminista.
Sia chiaro anche io non sono a favore dell'aborto, ma c'è modo e modo di dire la propria e di certo una bambina di 13 non credo che fosse fisicamente in grado di portare avanti la gravidanza.
Sallusti ha l'abitudine di usare un linguaggio per esprimere le proprie idee che offende prima di tutto la dignità e l'intelligenza delle persone.
Detto questo mi fa piacere che anche tu, a differenza di molta gente, sia favorevole a questa sacrosanta condanna
Mauro ha detto…
Io ho letto l'"articolo" (che di giornalistico non ha niente) incriminato, ma non ho letto la sentenza.

Quello che mi colpisce è la "diffamazione". No, quell'articolo non è diffamatorio. È peggio: è istigazione all'omicidio.
Ed è un reato molto più grave della diffamazione.

Saluti,

Mauro.
Anonimo ha detto…
Concordo con Mauro. Qui si va oltre la diffamazione, la condanna è sacrosanta.
E Sallusti, che butta fango e poi fa il martire, non dovrebbe più nemmeno scrivere su un giornalino della parrocchia.
Silvia Azzaroli ha detto…
Ecco grassie Mauro e newmoon per aver espresso meglio il mio pensiero.
Un'opinione è una cosa, buttare fango ed istigare all'omicidio è un'altra

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