Le Idi di Marzo: un film assolutamente da vedere!

Buon lunedì a tutti!
Tra i tanti film delle feste mi permetto di consigliare il nuovo film da regista di George Clooney che vede protagonista uno straordinario Ryan Gosling, Marisa Tomei, il sempre eccelso Philip Seymour Hoffman e lo stesso Clooney.
L'attore americano, dopo l'orrenda commedia "In Amore Niente Regole", torna finalmente a dirigere solidi film come aveva già fatto con "Confessioni di una mente pericolosa" del 2002 e "Good Morning and Good Luck" del 2005 e lo fa scegliendo di smascherare la politica americana persino nella sua parte più buona, ovvero i democratici.
"Le idi di Marzo", infatti, è un attacco feroce al sistema politico statunitense dove nessuno è innocente e ognuno pensa solo ai propri interessi, dove aleggia una corruzione terrificante e gli ideali paiono essere andati a farsi friggere.
La cosa sorprendente è che tale attacco non è verso il facile bersaglio dei repubblicani su cui sarebbe come sparare sulla croce rossa, no, Clooney attacca i "buoni", i democratici, senza sconti, senza peli sulla lingua.
Ad aiutarlo il cast di gran lusso su cui spicca dicevamo Gosling, sempre più bravo e poliedrico.
Trovate qui sotto il trailer




Buona giornata!

Commenti

Alex Ricci ha detto…
Eh sì, grandissimo film, dal mio punto di vista certamente nella top10 del 2011. Peccato non abbia potuto avere più seguito da noi approfittando del crollo dei cinepanettoni. Pure a me il penultimo film di Clooney non aveva entusiasmato (né per la storia in sè nè per la discutibile protagonista...), con "Le idi di Marzo" è tornato ai livelli di "Good night & good luck". Un po' thriller un po' spy movie, certamente politico ma non solo (potrebbe benissimo descrivere il funzionamento di altri settori lavorativi), ma senza inseguimenti o sparatorie (anche per questo trovo sia molto realistico): il ruolo centrale ce l'ha la parola, la comunicazione. Tante le sequenze da ricordare, che ora non cito per non spoilerare. Unico appunto, non tutti i personaggi sono approfonditi (es. avrei amato qualcosa di più sul personaggio della Tomei, ma dopotutto è quella del cast che appare meno), ma come pedine su una scacchiera funzionano benissimo. Pochi si salvano (anzi, forse nessuno), ognuno ha luci e ombre: e sapendo che la sceneggiatura è tratta da una piece teatrale di B. Willimon penso sia tutto fuorchè fantascienza. Che i nostri autori imparino, dato che oggi come oggi in Italia un film di tale efficacia e durezza (tra l'altro costato solo 12 mln di $, stesso budget di "Natale a Cortina"!), senza il timore di denunciare anche la propria parte politica, è impensabile. Cast corale da Oscar, senza eccezioni, da P. S. Hoffman a P. Giamatti fino ai giovani R. Gosling e E. R. Wood. Voto: 9/10

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