I misteri della distribuzione cinematografica



Buon sabato a tutti!
Non temete oggi non parliamo di "Fringe" o serie tv, sto cercando di curarmi, anche se non esistono centri specializzati nel settore ^^'''...
Come sapete amo molto il cinema, solo che non ci vado quanto vorrei, anche e soprattutto per mancanza di tempo.
Sono anni ed anni che guardo con attenzione come si muove la distribuzione cinematografica, non parlo solo di quella italiana e francamente non ci sto capendo più niente.
Esistono film, grandi o piccoli che siano, che possono uscire in molte sale fare o non fare il botto, esistono altri, grandi o piccoli che siano, che pur essendo osannati ai vari Festival da critica e pubblico o pur essendo usciti all'estero con grande successo, non hanno sbocchi in sala oppure ne hanno pochissimi.
Si potrebbe pensare che sia un fattore economico, che non avendo dietro grandi nomi, non hanno aiuti in tal senso.
Invece no, la cosa proprio non c'entra, l'ho visto con i miei occhi.
Esempi?

L'ultimo film da regista di Al Pacino ( sì, quel Al Pacino!) , "Wilde Salomè", amatissimo all'ultima Mostra del Cinema di Venezia tanto dalla stampa quanto dalla gente comune, non ha ancora uno straccio di distributore e non solo da noi, proprio in generale: i motivi? Boh..
Succede però che l'ultimo film di Adam Sandler abbia facilmente sbocchi in sala, naturalmente, giusto per fare la cinefila raffinata, mi rendo conto che le schifezze commerciali hanno più possibilità, non discuto questo, purtroppo è la legge del mercato, quello che proprio non capisco è perché stroncare ogni possibilità ad altri film.
Lo scorso anno "Noi credevamo" di Mattone ( che peraltro aveva un cast altisonante: da Servillo alla Inaudi giusto per fare due nomi, ma sono molti altri grandi attori nel film!) uscì in poche sale in tutta Italia, credo una decina al massimo, anche lì osannato al Festival di Venezia, ed oltretutto le copie distribuite erano state trucidate di almeno mezz'ora.
Nel 2009  pur essendo stato anche lì lodato ai vari Festival ( tra cui il Sundance mica cotiche) , "I love you Phillip Morris" ( mi rifiuto di scrivere il nome italiano) con Jim Carrey e Ewan McGregor perse per strada produttore e distributore, uscendo nelle sale un anno dopo e da noi, oltre ad uscire in poche sale, fu presentato da un trailer e un titolo assurdo che lo presentava come il classico filmetto demenziale di Carrey, evitando di far capire che si trattava di un film a tematica omosessuale: insomma una roba da far impallidire il trattamento altrettanto trucido riservato ad "Eternal Sunshine" ( idem) nel 2004, sempre con Carrey, che uscì con il famoso squallido titolo con un trailer degno ( citando Ghostbusters) de "Gli animali ci guardano".
La distribuzione italiana non risparmia dal massacro, come dicevamo sopra, anche film italiani, ricordo nel 2004, "Dopo Mezzanotte" di Davide Ferrario, che pur essendo distribuito dalla Medusa, uscì in 20 sale in tutta Italia, pur essendo atteso dal pubblico e avendo nomi di richiamo come Silvio Orlando e Giorgio Pasotti ( all'epoca star di "Distretto di Polizia" sempre produzione Mediaset): c'è bisogno di dire che il film di Ferrario fu applauditissimo ai Vari Festival del cinema ( e questo andò avanti fino al 2006, dato che il regista continuò a girare nei vari festival del mondo), tra tutti ricordo il premio al Festival di Berlino 2004?
Continuiamo la girandola dei grandi misteri, in tempi recenti, "Beginners" , che comprende nel cast Christopher Plummer, Ewan McGregor e Melanie Laurent, la pellicola è una delle più amate all'estero, stampa e pubblico l'hanno applaudita lungamente, anche ai vari festival, Variety ( la Bibbia del cinema insieme ad Empire e Cahiers du Cinema), lo considera uno dei film più belli del 2011, parlando anche possibili Oscar: da noi uscirà? Certo, in dvd >_<... perché? Boh... la distribuzione nostrana, dopo averne fatto slittare l'uscita il 13 dicembre, lo ha misteriosamente ritirato e spedito nel mercato home-video.
E ribadisco, non è un problema di grandi nomi o film commerciali, ricordo che "La foresta dei pugnali volanti" film di Zhang Zimou prettamente commerciale, fu distribuito malamente nel 2004, anche se quando andai a vederlo al cinema c'era la sala piena.
In compenso ricordo che nel 2002 quando uscì "Pinocchio" di Roberto Benigni, pur avendo una distribuzione capillare ( credo le solite 900 sale!), il sabato sera che uscì andai a vederlo e c'era già la sala semivuota.
Non temete quindi che filmacci come "Avatar" o "Breaking Down" non possano avere sbocchi, quelli li avranno sempre, in compenso ricordo che persino "Il favoloso mondo di Amelie" del 2001 uscì un anno dopo da noi e solo sull'onda dell'entusiasmo del popolo di internet nostrano che chiedeva a gran voce di vederlo.
Qualcuno sa spiegarmi questi casotti?
Bah...
Silvietta


Commenti

ImpiegataSclerata ha detto…
Mi scontrai per la prima volta con l'assoluta idiozia di questa "prassi" del menga anni fa quando stavo aspettando l'uscita del film Galaxy Quest (film del 1999 divertente che prende per i fondelli le Convention di fantascienza USA, interpretato da attori come Tim Allen, Sigourney Weaver, Alan Rickman...). Aspetta che ti aspetta finì che scoprii per pure coso che era uscita da ben 1 anno in una sola sala della mia città, in un cinema che non avevo mai sentito nominare in vita mia, per un paio di giorni... Mah?!!?
Silvia Azzaroli ha detto…
Senza parole >_<... e dire che ricordo anche recensioni entusiaste per Galaxy Quest e ricordo anche che Ciak lo mise tra i 100 film più attesi del 1999...
ImpiegataSclerata ha detto…
Appunto...
Alex Ricci ha detto…
Ciao Silvia! Purtroppo è un mistero pure per me, da tanto, troppo tempo, anche se qualche spiegazione si può ritrovare. "Beginners" è di certo l'ultimo caso in ordine di tempo, fissato da mesi per il 9 dicembre è poi sparito pochi giorni fa: possibile che i distributori abbiano davvero deciso all'ultimo? Possibile che non sapessero con quali altri titoli si sarebbe andato a "scontrare" (tra l'altro non mi pare nemmeno che quello del 9 sia un w-end così pieno)? Proprio in questi giorni ci sono state le Giornate Professionali di cinema, con i vari listini, che ormai ritengo pure barzellette: ad es. nell'ultima edizione estiva, a Riccione, tra i vari film in uscita nel successivi 6 mesi, quindi fino a questo dicembre, max gennaio, c'erano "Beginners" appunto, "Hesher" prodotto da N. Portman e il francese "Piccole bugie tra amici", grande successo in patria (14 mesi fa...). E dove sono? Da quello che so il primo esce in dvd, il 2o a Natale 2012 (?) e il 3o a luglio (?) 2012 (di certo in un gran numero di sale). Che senso ha? E' chiaro che in questi casi il film non ha più alcun potenziale, visto che gli attori sono impegnati in altro e che i giornali e i siti di tutto il mondo ne hanno già parlato mesi/anni prima, magari spinti da eventuali premi e riconoscimenti. Tempo fa lessi della volontà della distribuzione, anche per ridurre la piaga della pirateria, di uniformare l'uscita nei vari paesi. Bene, mi sembra si stia andando nella direzione opposta (l'ultimo caso è Woody Allen, uscito in Italia con un ritardo clamoroso, anche dopo Cile, Singapore, Hong Kong, Colombia ecc, quando in alcuni paesi è già uscito in dvd). La verità è che dai noi si vuol proteggere solo il prodotto nazionale (o meglio, una parte, non la migliore), facendo uscire sempre meno film stranieri indipendenti (che, tra l'altro, spesso non escono nemmeno in home video). Tralasciamo il fatto che certe opere escano in dvd, anche con la traccia italiana, solo nei negozi o nei siti esteri, e non qui (?). Fanno eccezione alcuni blockbuster americani, come appunto "Avatar" (che però a me è piaciuto, anche se non è certo un capolavoro), ma sono casi sempre meno frequenti (anche perchè questo 1% della produzione USA è, quasi sempre, la più scadente e perchè sta avendo una flessione sul botteghino italiano): il buon "Tintin" da noi è stato snobbato (a favore della solita "commedia" italiana) e nel giro di pochi giorni hanno ridotto le già poche (x il tipo di film) sale che aveva. Non è una rivelazione se ti dico che ho visto pure "Twilight 4", quasi discreto e superiore agli ultimi 2 capitoli, ma non per questo concordo sulla valanga di sale in cui è uscito. Le cose da fare sono due, per me: (1) porre un tetto al n. di schermi, basta con 800/900/1000, ad es. 500 (in UK raramente un film supera tale quota, pur avendo complessivamente più sale dell'Italia), cosa che liberebbe molto posto per i film minori; (2) anche per le pellicole d'essai cercare di ditribuirle meglio sul territorio: è assurdo che un film che esordisce in 10/20 schermi ne abbia 2 a Milano, 3 a Roma e 0 in tutta, ad es., l'E.-Romagna. Il tutto azzerando i ritardi rispetto alle uscite in altre nazioni, così che se ne possa parlare di più. Ma, ahimè, ci vorrebbe un ricambio generazionale e di mentalità di coloro che si occupano di ditribuzione ma anche del pubblico (che ha una grossissima responsabilità, e che, dopo un autunno disastroso, si prepara ad invadere le sale per i soliti cinepanettoni), e questo, almeno allo stato attuale, penso sia difficile, anzi utopistico.

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