Dalla mucca pazza al cetriolo assassino: e la psicosi continua

Buon giovedì a tutti.
Sono nella mia montagnetta, sto andando avanti con la tesi (che pare quasi finita, ma non si sa mai ) e quando ascolto il telegiornale noto che ha molto più spazio il cetriolo assassino che i 4 referendum.
L'unico dibattito approfondito su tali referendum  l'ho sentito a Ballarò e in parte da Augias, il resto zero, cattiva informazione e deliri vari, oltre che oscuramento della notizia per parlare sempre del nuovo terribile problema sul cetriolo assassino.

Ora sia ben chiaro che la televisione, la stampa e tutti gli organi di informazione debbano parlare di questo grave problema siamo tutti d'accordo, il punto è che come per tutti i casi simili, mucca pazza, aviaria e via discorrendo, prima trasformano la notizia in un'apocalisse imminente e poi, gli stessi organi di informazione, si lamentano che alla gente viene paura.
Qui è come per i casi di cronaca nera, un po' più di equità non guasterebbe nel dare la notizia e tale equità va usata fin dal principio, fin da quando si da la notizia la prima volta, non dopo, a frittata fatta, quando ormai ci sono dei danni all'agricoltura, è inutile poi andare in tv a parlare con gli esperti che blaterano
"Ma basta lavare bene la verdura e le mani e non si rischia niente"
Dirlo prima, no? Invece prima sparano a caratteri cubitali:
"18 morti per il cetriolo assassino proveniente dalla Spagna"
E ora si mettono a lamentarsi della psicosi della gente, tentando di rassicurarla.
Che poi, che bravi dare la colpa alla Spagna quando ancora non si avevano notizie certe, poi la smentita, come sempre, in quarta pagina in un trafiletto.
Beh, buona giornata ... torno alla mia tesi ( ancora poche pagine ^^ )...
Silvietta

Commenti

Mauro ha detto…
Beh, in questo caso le colpe bisognerebbe darle prima alla Germania e poi ai nostri giornalisti.

La Germania (dove è esplosa l'epidemia) ha subito lanciato accuse (rivelatesi poi completamente infondate) ai cetrioli spagnoli.
E il resto d'Europa le ha riprese.

Poi la Germania ha detto che l'origine era in un ristorante di Lubecca (cosa di nuovo rivelatasi infondata) e poi che erano i germogli prodotti da un'azienda agricola in Bassa Sassonia (nuovo buco nell'acqua).

Insomma, in Germania - focolaio dell'epidemia - si va avanti alla cieca... e il resto d'europa segue.

Saluti,

Mauro.
Silvia Azzaroli ha detto…
Concordo con te: la Germania è la prima responsabile di tutto, avrei dovuto metterlo nel mio post ;).
Anonimo ha detto…
L'importante è fare sensazionalismo e i morti lo fanno. Dire di lavare bene frutta e verdura no.

Buon lavoro e buona tesi.

ImpiegataSclerata
Anonimo ha detto…
Tò, pare che adesso abbiano scoperto che invece non sono cetrioli assassini ma germogli di soia e altri legumi prodotti da un'azienda bio (emmenomale che era un'azienda bio se no chi sa che succedeva di peggio)... Oibò, un'azienda di Bienenbuettel, nel nord della Germania...

ImpiegataSclerata
Silvia Azzaroli ha detto…
@Baba= senza parole, veramente -_-...

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