Quando la pubblicità diventa Arte

Buon pomeriggio a tutti!
E' un po' di giorni che imperversa un nuovo spot pubblicitario della Tim, che ci permette di prendere due piccioni con una fava.

Uno levarci dalle tolle l'insopportabile duo Belen/De Sica accompagnato da sketch(??)fastidiosi e noiosi con colonne sonore da denuncia per distruzione di timpani e zebedei, che purtroppo toccava sorbirci anche quando si chiamava il 119 con sommo dispiacere anche dei centralinisti e già questo è un signor risultato.

Due: trovarci di fronte uno spot gustoso, fresco, gioviale ed intelligente, un sincero e meraviglioso omaggio al grande Leonardo da Vinci, pieno di sana ironia non volgare.
Merito degli sketch e del trio di attori Neri Marcorè, veramente perfetto come Leonardo, Bianca Balti nei panni un po' larghini (per lei) di una Mona Lisa/Lisa/Gioconda molto ribelle e divertente ed infine di Marco Mazzocca dell'assistente tutto fare di Leonardo, che osa contraddire il maestro e mostrare come hanno commercializzato la sua opera.
Tutto ciò ricorda non poco una striscia di Schulz dove Schroeder scopriva inorridito che esistevano le magliette del suo amato Beethoven vedendole addosso a Linus, fratello della sua piaga(e amore)Lucy.
Eccovi lo spot e scusate la pubblicità non occulta...





L'ho messo in etichette cinema perché è cinema, Silvietta

Commenti

Laura ha detto…
L'avevo notato perfino io che odio la pubblicità e di solito uso quei minuti per andare in bagno o cambiare stanza, o se non posso fare una di queste due cose tolgo almeno il volume. Al di là del plauso alla Telecom per averci finalmente tolto davanti il duo Belen (inesistente salvo per le splendide forme)- De Sica (sempre più insopportabilmente ordinario e pesante), finalmente una cosa garbata, spiritosa e non urlata.
Neri Marcorè ottimo come sempre in tutto quello che fa.
Silvia Azzaroli ha detto…
^_^Concordo ovviamente. Era ora che si tornasse a fare spot garbati e carini, quasi dei mini film stile Carosello. Sottoscrivo su Neri Marcorè: sempre fantastico!
il pithecusano ha detto…
Personalmente a Belen la prenderei a "paccheri a mana chiena" di santa e cantata ragione e in quanto a forme ne avrò conosciute almeno 500 più aggraziate, comunque se un agenzia pubblicitaria mi facesse uno spot con dentro Belen citerei l'agenzia per danni... Dev'essere un'antipatia indotta dal genere telefonia, perché mi stava sanguignamente antipatica pure Megan "Recchie d'Elefante" Gale, che per fare una telefonata doveva scalare grattacieli e buttarsi giù dagli elicotteri. De Sica ebbe l'onestà intellettuale di dire che se il padre fu Michelangelol ui è un imbianchino, ma non può fare a meno di scimmiottare la fine cialtroneria di certi personaggi del grande Vittorio (vedi "Il segno di Venere") Scimmiottare appunto come un imbianchino può di Michelangelo.
Lo spot di TIM con Marcorè, Mazzocca e l'illustre per me sconosciuta ma simpatica Monna Lisa riprende il filone del paradosso garbato che, in casa telecom, fu già di Lopez e della sua telefonata che allungava la vita davanti al plotone d'esecuzione nel fortino della Legione Straniera.
Qui l'ambientazione (perché siamo in Italia, quindi "ambientazione". Se eravamo a Holliwood sarebbe stata "location") è il Castello Orsini di Santa Severa. Complimenti a chi ha scovato ilposto, ma pure l'argine dell'Arno a Ponte a Buriano non sarebbe stato male
Silvia Azzaroli ha detto…
@ Il Pithecusano=sottoscrivo anche le virgole e a proposito del mitico spot con Lopez, guarda qui http://www.bestmovie.it/news/spot-d%E2%80%99autore-una-telefonata-allunga-la-vita/63414/

Post popolari in questo blog

Fringe - Sono già passati due anni.

Fringe e i libri molto particolari