Qua la mano! Ecco R2, l’astronauta robot

La mia amica Chiaretta mi segnala


Sembra quasi di intuire un’espressione soddisfatta sotto l’elmetto rilucente di metallo giallo, mentre “sfida” un...


Sembra quasi di intuire un’espressione soddisfatta sotto l’elmetto rilucente di metallo giallo, mentre “sfida” un astronauta umano a sollevamento pesi. È stato presentato così R2, il nuovissimo Robonauta della Nasa che diventerà un abitante permanente della Stazione Spaziale Internazionale.


Il nuovo inquilino è appena arrivato a bordo della stazione trasportato dallo shuttle Discovery, ma in attesa di fare amicizia con l’equipaggio in volo, il pubblico a Terra l’ha già potuto vedere all’opera in una presentazione alla stampa con cui la Nasa ne ha svelato le caratteristiche lo scorso novembre.
Così R2, battezzato in omaggio al famoso robottino di Guerre Stellari, ha stupito tutti posando per le telecamere in tipici atteggiamenti umani, stringendo le mani al pubblico, ma anche dimostrando che saprà essere di grande aiuto alle operazioni sulla stazione spaziale.
Con il suo aspetto umanoide, R2 riesce a svolgere un grande numero di azioni esattamente come un vero astronauta umano, tanto che in futuro potrebbe essere impiegato anche per realizzare interventi delicati e compiere passeggiate spaziali.
Almeno da quando verrà dotato anche di un paio di gambe.
Dalla prontezza con cui si volta verso i flash dei fotografi, R2 sembra avere capito già molto sulle leggi della popolarità e ha decisamente gradito le attenzioni degli umani: deve essersi divertito parecchio a fare la star con quell’aria un po’ aliena da simpaticone metallico.
In effetti R2, costato 2,5 milioni di dollari, è uno dei massimi prodotti dell’ingegneria robotica, e la sua intelligenza artificiale è governata da 38 processori PowerPC e 350 sensori.
Ora vedremo come se la caverà in orbita, ma già possiamo immaginarlo alle prese con il nostro Paolo Nespoli, forse l’unico astronauta che lo supera in altezza





Fonte:

Planetario Roma

Commenti

Mauro ha detto…
Sotto un certo punto di vista sono estasiato.

Ma dall'altra parte... pur essendo io laureato in fisica e guadagnandomi il pane con le nuove tecnologie... sento già mancarmi la poesia dell'astronauta umano che mette a rischio la propria vita per l'esplorazione dell'universo...

Forse sto invecchiando...

Saluti,

Mauro.
Silvia Azzaroli ha detto…
Caro Mauro, comprendo appieno il tuo conflitto interiore: io stessa amo le tecnologie, poi vedere un robot chiamato r2 mi fa una tenerezza infinita, d'altro canto l'idea che l'uomo rischiasse di suo era più affascinante e romantica. Ho letto troppi Asimov e amo troppo Rosseau.
Buona nanna, Silvietta
Anonimo ha detto…
Però assomiglia di più a C-3PO....

ImpiegataSclerata
Silvia Azzaroli ha detto…
@Impiegata Sclerata=Eheheh è vero^_^, l'avevo notato anche io!Si vede che che han preferito chiamarlo R2 perché ha un cervello più simile(cioè funzionante!) al vero R2 che non a C3po^^
Anonimo ha detto…
Sicuramente. ^_^

ImpiegataSclerata

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