"La Luna Oscura del Neckar": informazioni e commenti.

Buon giorno a tutti, lascio questo spazio libero, per chi avesse voglia di commentare il mio primo romanzo, "La Luna Oscura del Neckar", si accettano commenti di qualunque tipo, purché dettagliati e ben scritti.
Vi lascio intanto la sinossi del romanzo:

In un antico, misterioso e bellissimo continente un crudele tiranno cerca di ottenere il predominio su ogni terra, attraverso dazi altissimi e rappresaglie del suo temuto esercito.
Ma qualcuno si oppone suscitando la curiosità del feroce despota: due spiriti diversi eppure simili si troveranno a combattere una lotta impari, ma forse una soluzione c’è…




vi informo, inoltre, che è possibile acquistarlo sia dalla casa editrice, che direttamente da me.

Infine, conto di mettere presto online il video della mia partecipazione ad "Outing".

Buona domenica!

Commenti

Anonimo ha detto…
Un libro nudo e crudo nel vero senso dell'espressione, violento nel modo di narrare eppure, interessante che sconvolge i canoni del fantasy medioevale e del rapporto di coppia. Mi è arrivato da poco e devo finirlo eppure da quello che ho letto mi sembra bello e appassionante. Le descrizioni sono come ho dette dirette come un pugno in faccia e ciò può dar noia ai lettori più sensibili (o a coloro che hanno un'apertura mentale sotto lo zero). Alcune scene però non arrivano a causa dei personaggi che a volte sembrano stereotipati simili ai personaggi di un Yaoi. Ma ripeto non l'ho ancora terminato e potrei cambiare idea, lascio il giudizio sospeso. Ma nel complesso ne vale la pena.
Silvia Azzaroli ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvia Azzaroli ha detto…
Grazie del tuo bellissimo commento nevermore, ci tengo a dirti che ho amato non poco la tua frase "un libro nudo e crudo nel vero senso dell'espressione, violento nel modo di narrare eppure interessante".
E' vero non amo i fronzoli, sono molto diretta, esplicita, non uso parole ricamate, se non sono utili alla storia, in questo credo di aver preso spunto da uno dei miei maestri spirituali ovvero Ungaretti.
Riguardo ai personaggi ti posso dire che sono appositamente partita dagli stereotipi (il principe azzurro, il tiranno crudele, l'eroina guerriera, la servetta dolce, ecc) per poi demolirli, spero che lo si veda nel finale ^_^.
Anonimo ha detto…
Ciao, Silvietta. Anche qui non posso che elogiare questo romanzo di cui ho visto, se non la nascita, certamente lo sviluppo da un certo punto in poi fino alla sua conclusione. E non posso che ripetere quello che già sai, che non solo mi sono piaciute tantissimo le piccanti scene di sesso e, sì, anche di violenza, ma anche e soprattutto ho amato i moti dell'anima di entrambi i protagonisti, le loro incertezze, paure e ripensamenti e i dubbi in cui intimamente ognuno dei due si dibatte. E poi le bellissime descrizioni dei luoghi, della natura e degli ambienti, che rendi vivi davanti agli occhi di chi legge, e poi che non ci sia un semplicistico lieto fine per i due, anche se giustamente e molto coraggiosamente decidono di portare avanti il loro tanto a lungo combattuto rapporto d'amore. In ultimo, mi è piaciuta molto la figura di Adriana e il delicato rapporto di affetto, stima e fiducia che man mano si tesse tra lei e Ludvig fino alla soluzione del matrimonio e al proposito di Ludvig di avere comunque figli con lei. Sei brava, ma già lo sai. ^_- Continua così.
Laura
Andy Grim ha detto…
Un libro che non ti abbandona mai, dalla prima all'ultima pagina, che ti fa mettere l'adesivo sulle palpebre per non doverlo riporre dalla stanchezza, perché non riesci ad attendere per sapere come va a finire. Una trama cruda ma coinvolgente, con personaggi che ti spiazzano quando già credi di averli inquadrati. Un genere, per me, oltremodo inquietante, ma che mi obbliga a farmi delle domande. Una fra tutte: si può, per amore, cambiare la propria natura?
La bravissima Silvia ci costringe a riconoscere che non c'è nulla di scontato!
Andy Grim ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvia Azzaroli ha detto…
Wow ma grazie fuji e andy, mi sono commossa a leggere i vostri commenti, mi piace come abbiate colto diverse sfumature della storia e dei personaggi, arrivando a porvi dei quesiti particolari.
Un salutone ^_^
Andrea ha detto…
Allora... anticipando che l'omosessualità non è il mio campo, e quindi a tal proposito non posso dire niente, dico che il libro, oltre qualche piccolo punto negativo, ha molti punti positivi a suo favore. I punti negativi sono principalmente (a parer mio) una narrazione a volte quasi asettica, come l'esecuzione di August (scusa... ma proprio non mi è piaciuto il modo in cui l'hai descritta), o rovescio troppo curata per personaggi dai quali ci si aspetterebbero termini più popolari, come Andreas. Le note positive sono invece dei personaggi estremamente curati e ricchi di sfaccettature, e a tal proposito bisognerebbe dare il Nobel per la Pace a Ludvig, visto che al posto suo avrei sbranato il collo di Ernst a MORSI alla prima occasione, una trama non priva di colpi di scena (LO IMMAGINAVO che Re Gismund nascondeva qualcosa!) e la piacevolezza di scoprire i personaggi assieme a loro in un evoluzione continua e rapida causata dal forte squilibrio che i protagonisti sentono tra loro. Non posso non farti i complimenti per questo...
Solo una nota personale: mi auguro per Adriana che debbano provare MOLTE volte perché ne esca fuori un figliolo!^^
Unknown ha detto…
Cara Silvia tu lo sai che il tuo libro mi e' piaciuto davvero tanto e che l'ho letto tutto d'un fiato in una sola giornata fino a notte fonda. I personaggi mi hanno coinvolto molto, mi ha intrigato la loro crescita interiore, la forza psicologica di Ludvig che andava sviluppandosi di giorno in giorno, demolendo la sicurezza spavalda di Ernst, giungendo alla fine ad un ribaltamento dei ruoli. Anche i personaggi minori raccontavano tutti qualcosa di se', e i paesaggi, descritti magistralmente, prendevano forma di fronte ai miei occhi animandosi come un dipinto in movimento. E' vero, e' un libro crudo e duro in alcuni punti, ma arriva al finale portando una emozione calda e intensa che punta dritta al cuore. Non mi stanco di dirtelo: Brava, brava e ancora brava!!
tutto risplende ha detto…
Finalmente sono riuscita a finire Neckar!
Complimenti per la scelta dei nomi, per la descrizione vivida delle ambientazioni e per i tanti personaggi secondari e soprattutto per il modo con cui hai giocato con la psicologia dei personaggi fino all'ultima pagina, credo che questa sia la tua specialità nello scrivere ;).

Neckar per me è stata un'esperienza di lettura molto particolare, diversa da tanti romanzi contemporanei che ho letto, anche di autori giovani esordienti... la concezione dell'amore e del matrimonio che esprimi in Neckar è molto distante da me, non la condivido e non la sento come mia, e ti dico sinceramente che ho trovato alcuni passaggi piuttosto "duri", come stile e come contenuto. Ma per me come scrittrice hai della stoffa. Il romanzo è tutto tranne che piatto, è scritto bene e più complicato di quel che sembra.

Continua a colpirmi il modo in cui il tuo stile rimane sempre (piacevolmente) "sospeso" tra la narrazione cruda e il romanticismo fiabesco. E' bello. ^^ E soprattutto, sei riuscita a dare al tuo primo romanzo un' "impronta" chiara, non è anonimo come certi romanzi d'esordio (e non solo) che si trovano in giro.

E' bello come i due protagonisti si trovino sempre, capitolo dopo capitolo, a dover riconsiderare se stessi, quello che pensano, quello che è successo tra di loro... e questo per me è uno degli aspetti più interessanti del romanzo e del tuo modo di scrivere.

A una lettura superficiale magari può sembrare che la storia percorra un binario prestabilito e che non ci siano grossi sconvolgimenti.
In realtà è un percorso progressivo, a me leggendo sembra proprio che Ludvig e Ernst debbano "conquistarsi" ogni passo che fanno. ^^

Ludvig potrà apparire più "debole" inizialmente (e per forza, uno che viene rapito come deve sembrare?), ma la relazione non si può interpretare in modo così unilaterale... diciamo che Ludvig è sottomesso a Ernst tanto quanto Lucia era sottomessa all'Innominato. :D

Nonostante il romanzo sia prima di tutto "psicologico", nella trama ci sono vari colpi di scena non indifferenti, e non è surreale, scontata o banale... la relazione di Ludvig e Ernst non è "campata per aria", ma fa sempre e costantemente i conti con la realtà.

Menzione d'onore alle donne del romanzo: ti dirò, iniziando a leggere un romanzo incentrato su una storia tra due uomini non mi sarei aspettata di trovare un personaggio femminile ben sviluppato come Adriana! Mi è piaciuta molto, dolce, paziente, ma determinata. E la sua presenza "complica" non poco il romanzo (in senso positivo)... non solo si "ribalta" il rapporto tra Ludvig e Ernst, ma Ludvig si trova adesso a dover fare i conti anche con un'altra persona che pian piano è riuscita a conquistarsi un pezzetto del suo cuore. Sei riuscita a descrivere molto bene le sfumature dei sentimenti così diversi - per natura, per intensità, per tipo - di Ludvig prima per Ernst e poi per Adriana

Che dire... continua a scrivere!

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